Di ritorno da scuola, si passa dal parrucchiere per un taglio veloce e poi a casa.
La belvanumerouno è seduta al tavolo e sta facendo la merenda. Apparentemente è tutto nella norma, se non che "mamma, ti volevo dire che quando andrò a scuola da solo, non andrò sempre a scuola. Alcune volte in gelateria, oppure a fare in giro o al parco" .
La merenda continua e non sembra sia richiesta una replica.
Touchè.
lunedì 19 marzo 2012
venerdì 16 marzo 2012
Lilì nel lettone GALLUCCI Editore/Il viaggio della piccola angelica GALLUCCI Editore
Per il Venerdì del libro di questa settimana ho pensato a due libri letti di recente che ricordano momenti di casa mia: le difficoltà e gli ostacoli alla nanna (mille pupazzi, una storia ancora.......) e gli ostacoli al risveglio perchè noi andiamo di frettae con un occhio alle lancette mentre loro non capiscono perchè!
Lilì nel lettone, l'editore è Gallucci.
Rinvio al link dell'editore perchè è possibile sfogliare alcune pagine del libro e le illustrazioni di Charlotte Gastaut sono notevoli!
I testi di Sylvie Poillevé (tutta la famiglia si "nutre" d'arte....: la famille poillevé) sono in rima e raccontano di una bimba "Lilì, piccolina come un soldo di cacio" che immagina il suo letto enorme tanto da non volerci dormire sola, così prende con sè il grande Orso, il grande coniglio Orazio, Remigio un gatto vero dal pelo grigio, lo scialle che odora di mamma e una sciarpa che sa di papà. Alla fine, però "E' proprio vero che è un così gran letto?".
Tutt'e due sono note in Francia mentre da noi hanno pubblicato solo un paio di libri ciascuna. Non conosco l'altro libro in italiano dell'autrice (Il circo chiaccherone) mentre abbiamo apprezzato il primo dell'illustratrice:
Il viaggio della piccola Angelica.
Le prime pagine sono occupate dalle esortazioni della mamma ad uscire: «Sbrigati!», «Metti le scarpe!», «Ecco siamo in ritardo!» ma Angelica, stufa, si allontana con la fantasia e parte per le sue avventure sulle nuvole, in fondo al mare, in foreste magiche. Il lettore accompagna Angelica nel suo viaggio immaginario grazie a finestrelle, buchi, intagli e pagine trasparenti.
Adatto anche a noi grandi per ricordarci sul senso del tempo dei piccoli, così lontano dal nostro!
Le illustrazioni di Charlotte Gastaut sono molto dettagliate (alle volte distraggono dalla lettura....), fantasiose, piene di colori caldi alternati a freddi. Attraenti.
Vi "regalo" un video http://www.youtube.com/watch?v=Adzywe9xeIU, l'ho trovato su Centostorie.
Lilì nel lettone, l'editore è Gallucci.
Rinvio al link dell'editore perchè è possibile sfogliare alcune pagine del libro e le illustrazioni di Charlotte Gastaut sono notevoli!
I testi di Sylvie Poillevé (tutta la famiglia si "nutre" d'arte....: la famille poillevé) sono in rima e raccontano di una bimba "Lilì, piccolina come un soldo di cacio" che immagina il suo letto enorme tanto da non volerci dormire sola, così prende con sè il grande Orso, il grande coniglio Orazio, Remigio un gatto vero dal pelo grigio, lo scialle che odora di mamma e una sciarpa che sa di papà. Alla fine, però "E' proprio vero che è un così gran letto?".
Tutt'e due sono note in Francia mentre da noi hanno pubblicato solo un paio di libri ciascuna. Non conosco l'altro libro in italiano dell'autrice (Il circo chiaccherone) mentre abbiamo apprezzato il primo dell'illustratrice:
Il viaggio della piccola Angelica.
Le prime pagine sono occupate dalle esortazioni della mamma ad uscire: «Sbrigati!», «Metti le scarpe!», «Ecco siamo in ritardo!» ma Angelica, stufa, si allontana con la fantasia e parte per le sue avventure sulle nuvole, in fondo al mare, in foreste magiche. Il lettore accompagna Angelica nel suo viaggio immaginario grazie a finestrelle, buchi, intagli e pagine trasparenti.
Adatto anche a noi grandi per ricordarci sul senso del tempo dei piccoli, così lontano dal nostro!
Le illustrazioni di Charlotte Gastaut sono molto dettagliate (alle volte distraggono dalla lettura....), fantasiose, piene di colori caldi alternati a freddi. Attraenti.
Vi "regalo" un video http://www.youtube.com/watch?v=Adzywe9xeIU, l'ho trovato su Centostorie.
venerdì 9 marzo 2012
Aldo Cazzullo - La mia anima è ovunque tu sia.
Sto trascurando troppo la blogosfera per la "vita terrena" ma Homemademamma mi ricorda di tornare qua!
Oggi, per rimediare all'assenza di venerdì scorso propongo due letture: una per i "grandi" e una per i "piccoli". Tutti e due i libri mi hanno molto coinvolta.
"La mia anima è
ovunque tu sia" di Aldo Cazzullo
“Anche quando saremo
lontani, vorrei che il mio amore fosse sempre con te, come un pensiero allegro
in fondo alle giornate tristi […]. Attenta però a non dimenticarlo, a non
lasciarlo chissà dove. Maneggialo con cura, il mio amore, quando lo porti in
giro: bada a non urtare gli spigoli, proteggilo dalle chiacchiere indiscrete.
Ricordati che il mio pensiero ti segue sempre, il mio cuore ti appartiene, e la
mia anima è ovunque tu sia.”
Una storia d’amore, un po’ giallo, un po’ di Storia. Tutto questo racchiude il primo romanzo di Aldo Cazzullo, La mia anima è ovunque tu sia, romanzo dalla trama complessa che, abbracciando un arco di tempo che va dalla seconda guerra mondiale ai nostri giorni, intreccia la storia personale dei personaggi alla Storia collettiva.
Una storia d’amore, un po’ giallo, un po’ di Storia. Tutto questo racchiude il primo romanzo di Aldo Cazzullo, La mia anima è ovunque tu sia, romanzo dalla trama complessa che, abbracciando un arco di tempo che va dalla seconda guerra mondiale ai nostri giorni, intreccia la storia personale dei personaggi alla Storia collettiva.
Nella nota finale del
libro, Cazzullo scrive che “la figura
dello scrittore Amilcare Braida è ispirata a Beppe Fenoglio (Amilcare
era il nome del padre di Fenoglio, Braida è il protagonista de La Malora, Johnny è il protagonista
de Il partigiano Johnny)”.
È il suo omaggio all'autore italiano, originario di Alba e morto nel 1963, tra
i più appassionati romanzi sulla Resistenza.
Io non sono stata in
grado di percepire la similitudine con i libri di Fenoglio, ammetto di aver
letto poco sul capitolo della resistenza e molti riferimenti storici non li ho
colti. Ho comunque potuto apprezzare lo stile narrativo dell’autore: in poche
pagine alterna situazioni, date e personaggi e lascia il lettore continuamente
“sospeso” e concentrato sugli eventi.
Senza dubbio la causa di tutta la storia è il tesoro della Quarta
Armata, spartito tra la Curia e i partigiani e da cui si dipana la trama ma e’
la memoria di una donna il cuore del romanzo.
Non svelo di più.
Peri i piccoli propongo un libro letto di recente ai bambini e che affronta l'argomento dell'identità. In realtà ho avuto l'impressione che i bambini abbiano meno colto il tema trattato (o forse io ne ho data poca importanza) e siano rimasti colpiti più dalla poetica del libro.
In generale ho osservato come per i bambini sia importante il proprio nome, guai a
sbagliarlo!, e come si lasciano
incantare dalla propria immagine riflessa nello specchio.
Nell’immaginario comune non ricordare un nome può voler dire ‘non ti
conosco, non so chi sei’ e la faccenda – vista da questo punto di vista – può
essere molto seria per un bambino!
L’identità!
L’editore Zoolibri affronta il tema
dell’identità e del riconoscersi ,
con un libro “Mamma, chi sono io?” .
Mimì è la dolce protagonista, una bimba sensibile che, nel corso di una
giornata, si osserva riflessa in molti oggetti: il cucchiaio della colazione, il
vetro del forno dove cuociono i biscotti,
nella finestra mentre guarda le gocce di pioggia e sui rubinetti mentre
gioca nella vasca da bagno.
Vedere quell’immagine sembra lasciarla nel dubbio: chi sarà mai questa
bimba riflessa nello specchio? … forse una Mimì esploratrice? O Mimì cuoca? O
Mimì scrittrice?
Mimì è stanca dopo tutto questo pensare e chiede alla mamma “chi è la
bambina che vedo e che sogna insieme a me?” e, grazie alla mamma, scoprirà di poter essere tutto ciò che
desidera. Un buon auspicio!
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