domenica 15 luglio 2012

Dialoghi surreali. La figlia part time.

Abbiamo una ragazza in affido. Ha 16 anni e una testa confusa, molto confusa.
E' part time perchè durante la settimana frequenta un istituto alberghiero in convitto, poi il week-end arriva.
Arriva con la simpatia e la carica di un'adolescente ma anche con tutti i suoi casini.

Quest'anno ha frequentato, per la seconda volta, la classe prima.
Scarsi risultati, bocciatura promessa (e ora sappiamo che la promessa è stata mantenuta).

Un mese fa:
- Senti D. ma ti sei resa conto che i risultati sono scarsini?
Sguardo allibito e poi:
- Ma guarda che non è colpa mia, quella scuola è un casino, in classe nessuno ascolta.....
- Tu potresti almeno cercare di stare attenta.
- Eh già così faccio la parte della sfigata!
- e come si spiega quel 4 in francese?
- Dovresti vedere l'insegnante, un'incapace, non sa spiegare.
...............................
- e allora vai ai recuperi nel pomeriggio.
- I recuperi? ma chi li ha mai visti! Te l'ho detto che è una scuola incasinata.
- DDDDD. non dire bugie, i recuperi nel pomeriggio ci sono, ho parlato con la tutor. Il fatto è che tu non li frequenti!!
- E tu credi a quelli? Va bene, va bene, va bene. Come al solito nessuno mi crede.

Conversazione terminata. Sguardo da incompresa (il mio o il suo?). 






domenica 8 luglio 2012

{this moment} 5

{this moment} - A ritual. A pair of photo - no words - capturing a moment from the week. A simple, special, extraordinary moment. A moment I want to pause, savor and remember.
If you're inspired to do the same, take a look here.



estate

venerdì 6 luglio 2012

La sovrana lettrice. Alan Bennett.

Oggi propongo una lettura che si può definire estiva: leggera e piena di humour.

L'autore è Alan Bennet noto per aver scritto sketch insieme a Michael Frayn e soprattutto per il suo spettacolo teatrale "La pazzia di re Giorgio" da cui è stato tratto un bellissimo film.

Il titolo del libro proposto è "La sovrana lettrice", edito da Adelhi.

La sovrana non è mai nominata ma sembra essere - con poco margine di dubbio - Elisabetta II (quella in carica in eterno....) che scopre un'irrefrenabile e incontrollabile passione per la lettura.

Lo sguattero di palazzo Norman (poi promosso a factotum e "consigliere" della regina) è l'unico ad approfittare della biblioteca circolante che, di tanto in tanto, si ferma davanti al palazzo. La regina osserva questo strano interesse e così viene quasi completamente rapita dalla letteratura. Dapprima legge i libri consigliati dallo sguattero, ma man mano i suoi gusti si affinano e le sue scelte diventano autonome e sempre più particolari.
All'inizio la regina riesce a trovare il giusto equilibrio tra lettura e impegni ufficiali ma, ben presto, il desiderio di proseguire nella lettura la distrae.

Finge di salutare ma gli occhi sono incollati all'ultimo libro che poi  nasconde dietro il cuscino della carrozza  e gli  spostamenti per visite ufficiali sono diventati essenziali per dedicarsi alla lettura con grande imbarazzo del suo entourage e del primo ministro.....
La regina capisce di aver iniziato tardi:  e’ impaziente di recuperare e tra le gag spuntano domande importanti : l'autore tocca temi davvero degni di nota ma, grazie ad una scrittura - e ad una traduzione, aggiungerei -  perfetta, riesce a non appensantire.

[…]L’attrattiva della letteratura, riflettè, consisteva nella sua indifferenza, nella sua totale mancanza di deferenza. I libri se ne infischiavano di chi li leggeva; se nessuno li apriva, loro stavano bene lo stesso. Un lettore vale l’altro e lei non faceva eccezione. La letteratura pensò, è un commonwealth; le lettere sono una repubblica. In realtà quell’espressione, la repubblica delle lettere, l’aveva già sentita nei discorsi dei rettori, alle lauree ad honorem e simili, senza aver mai capito bene cosa significasse. All’epoca aveva ritenuto leggermente offensivo qualsiasi riferimento a una qualunque repubblica; se poi il riferimento avveniva in sua presenza, come minimo lo considerava una mancanza di tatto. Solo adesso afferrava il senso di quell’espressione. I libri non sono per nulla ossequiosi. Tutti i lettori sono uguali […]

Non conoscevo Alan Bennett (tranne per la trasposizione del film) ma trovo sia riuscito a raccontare la passione per la lettura in modo ironico e intelligente. Una scrittura maliziosa e vivace che risulta un elogio e un invito alla lettura e alla libertà di leggere.

Un omaggio al nostro Venerdì del libro e un regalo a Paola!

domenica 1 luglio 2012

{this moment} 4

{this moment} - A Sunday ritual. A pair of photo - no words - capturing a moment from the week. A simple, special, extraordinary moment. A moment I want to pause, savor and remember.
If you're inspired to do the same, take a look here.

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