Non conoscevo Max Velthuijs (1923-2005), l'autore delle storie di Ranocchio, non sapevo fosse un illustratore e autore per bambini molto noto in Olanda ma conosciuto anche all'estero. Velthuijs ha iniziato a pubblicare relativamente tardi, il primo libro è del 1962, ma già nei primi anni di scuola si divertiva a scrivere e disegnare storie (e non eccelleva negli studi.....). Per celebrare i suoi 80 anni, nel 2003, è stata organizzata una grande retrospettiva del suo lavoro e, l’anno successivo, riceve il Premio Hans Christian Andersen 2004 per illustratori. Questo premio costituisce il culmine e l'ultimo riconoscimento della sua carriera artistica poiche, dopo una breve malattia, muore il 25 gennaio 2005.
Le storie di Ranocchio sono una ventina: le prime, pubblicate da Mondadori, sono fuori catalogo (ma si trovano nelle biblioteche) mentre, di recente, la casa editrice Bohem ha ristampato nel formato grande con copertina rigida, alcuni titoli, quelli che abbiamo letto noi:
Ranocchio è un eroe
Ranocchio e lo straniero
Ranocchio ha paura
Ranocchio e il merlo
Ranocchio e un giorno molto speciale
Ranocchio è...un ranocchio.
In tutte le storie Ranocchio guarda al mondo con uno sguardo sempre sorpreso e ingenuo, circondato da alcuni fedeli amici: la dolce Anatra, il casalingo Porcellino, l'intellettuale Lepre e l'avventuriero Topo.
Insieme affrontano le avventure (la quotidianità, si potrebbe dire) cercando di trovare sempre una risposta positiva.
Un alluvione fa venire alle luce il coraggio di Ranocchio. Un merlo trovato nel prato è l’occasione per interrogarsi sul mistero della morte e la necessità di celebrare la gioia di essere vivi.
Uno spavento notturno rende inevitabile un’indagine sul tema della paura vera e della paura di aver paura.
L'arrivo di uno straniero, Topo, porta Ranocchio a riflettere sui pregiudizi "Siamo tutti diversi".
Con il tenerissimo "Ranocchio è......un Ranocchio" si impara ad apprezzare quello che si è (nel nostro caso un Ranocchio) e ad accettare i propri limiti e dare spazio alle proprie risorse.
Essenziale con le parole e le immagini e grazie a uno humour gentile, le storie ci trasmettono una grande voglia di vivere e ci parlano di noi. Di noi grandi che ancora non sappiamo sempre accettarci ma, anche e soprattutto, di chi grande lo deve diventare e si misura ogni giorno con i problemi che il proprio crescere nel mondo comporta.Con il tenerissimo "Ranocchio è......un Ranocchio" si impara ad apprezzare quello che si è (nel nostro caso un Ranocchio) e ad accettare i propri limiti e dare spazio alle proprie risorse.
Questo post partecipa al Venerdì del Libro di Homemademamma.
Infatti noi l'abbiamo trovato in biblioteca, ma non è piaciuto, non ha apprezzato le illustrazioni più che la storia.
RispondiEliminaNon avevo mai fatto un approfondimento sull'autore, grazie per averlo postato.
anchio non ho apprezzato al primo sguardo. Li ho "ripescati" in un secondo momento, partendo proprio da "Un ranocchio è...un ranocchio".
EliminaNemmeno io lo conoscevo, ma ora sono incuriosita. Bohem pubblica albi illustrati molto belli avevo assistito a un evento in cui una delle artiste/autrici spiegava che queste collane per bambini sono molto curate, per trasmettere la bellezza dell'arte ai piccoli e usare l'arte stessa per veicolare messaggi.
RispondiEliminaLi cercherò in biblioteca. Grazie!
Interessante la spiegazione, mi spinge a cercare ancora tra i libri bohem.
EliminaGrazie!
Belle e importanti le tematiche affrontate da questa serie di racconti! Grazie, non conoscevo Ranocchio! Mi informerò!
RispondiEliminaBentornata Marica! Ad una prima lettura, sembrano libri datati (e lo sono....) ma parlano direttamente ai bambini, insomma il concetto e lì, basta leggere!
EliminaSembra davvero molto bello. A suo modo, un viaggio di formazione.
RispondiEliminaA suo modo, lo è, assolutamente!
EliminaOrmai si trova solo in biblioteca mi pare :D!?
RispondiEliminaLibri filosofici in pillola!
Buon we!
Sei tu l'esperta in biblioteche......;).
EliminaComunque negli ultimi anni hanno ristampato alcuni titoli e si trovano.
mi suona di buono:) devo assolutamente trovare una biblioteca qui vicino! grazie, bel suggerimento
RispondiEliminaSì, ti consiglio di recuperare il titolo più "spendibile" "ranocchio è....un ranocchio".
EliminaGrazie per avermi fatto conoscere questo autore a me fin'ora sconosciuto!
RispondiEliminasono proprio curiosa ora! cercherò la serie in biblio!
buon weekend!
baci :-)
INTERESSANTE IL MESSAGGIO SULL'ACCETTAZIONE DI CIò CHE SI è E BELLE E ILLUSTRAZIONI, MI PIACE MOLTO, MI APPUNTO I TITOLI DI TUTTA LA SERIE!GRAZIE!
RispondiElimina@Smile1510 fammi sapere il tuo parere!
RispondiElimina@Diario: io "batto" molto sull'accettazione di sè, credo sia la base da cui partire!
Non ne avevo mai sentito parlare nemmeno io, grazie per il suggerimento
RispondiEliminaGrazie Deborah!
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