Cosa c'entrano questi due autori? il primo nato a New York nel 1843, l'altro a Bellano nel 1956. L'immensa produzione del primo trae ispirazione dai numerosi viaggi e dalle frequentazioni intellettuali tra l'Europa e l'America, l'altro ambienta i romanzi sulle sponde del suo lago e racconta di essersi talvolta rifatto alle storie ascoltate nell'ambulatorio dove è medico di famiglia.
Eppure tutti e due hanno scritto un racconto gotico, seppur da angolature diverse.
Romanzi in cui prevale l'atmosfera da ghost story, che non ti lasciano prendere sonno subito e ti fanno sentire "una presenza", romanzi in cui non c'è colpo di scena o terrore conclamato ma una strana sensazione..............
Henry James con il noto Giro di vite, Andrea Vitali con Pianoforte vendesi.
Gito di vite è un capolavoro di suspence psicologica fin dal prologo, dove l'autore racconta di un gruppo di persone intorno al camino intente a raccontarsi storie di fantasmi e lascia dire ad uno di loro "l'essere apparso [il fantasma] prima al bambino d'un'età così tenera, aggiunge alla vicenda un fascino particolare. [.....] che ne direste di due bambini?". I protagonisti di Giro di Vite sono effettivamente due bambini, l'Io narrante è una giovane governante ma la storia che si dipana è un continuo e confusivo cambio di scena così come i personaggi sono mutevoli, ritratti ora come consapevoli e ingannatori ora come ignari e stupiti spettatori. James sembra voler accompagnare il lettore nel dedalo delle sensazioni e offrirgli un punto di vista poi, quasi per gioco e qualche riga più in là, si intravede un'altra prospettiva e la storia sembra mutare. Una cosa è certa: quando chiudi il libro ne sei immancabilmente e inesorabilmente affascinato.
Pianoforte vendesi si svolge su un piano diverso, leggermente ironico e un po' fiabesco.
Il protagonista è un ladro di professione - più noto come Il Pianista, per via delle sue mani affusolate adatte allo scopo - e ha scelto di trascorrere la serata per fare affari in un paese in festa.
Le cose non vanno per il verso sperato: piove e il Pianista si ripara in un appartamento disabitato attratto da un cartello affisso sul vecchio portone "Pianoforte vendesi". Dentro lo scenario cambia. L'appartamento non è disabitato, ne' abbandonato e le dita inconsapevoli del protagonista suonano valzer e mazurca, tra luce e penombra, silenzio di tomba e una presenza reale o così sembra.
Rocambolesca e assurda sarà la ricerca di una spiegazione del maresciallo. Alla fine una spiegazione non si trova, ma in questa storia, a differenza della precedente - il Bene prevale.
Questo post partecipa all'iniziativa di Paola il VdL!
Il primo lo conosco, l'autore, ma non il libro, il secondo mi attira tanto per l'amore per la musica e perchè trionfa il bene!Li condivido!
RispondiEliminaOggi Alessandra ci offri davvero due ottimi consigli di lettura: e io, da appassionata di Henry James, sottoscrivo :)
RispondiEliminaGrazie e buon weekend
Grazia PS: ricevuta l'email? Mi piacerebbe davvero avere un tuo sì, ma accetto ogni tua scelta :)
Davvero appassionata di James? potresti postarci qualcosa, a me piace ma ho letto solo i più noti!
RispondiEliminaHo letto ma sono stata off line fino a stamattina. Mi sa che sarà un sì.....
Che bello :)
EliminaAspetto allora il verdetto.
E per HJ ci penso: sicuramente ci sarà una degna occasione.
Buono scrutinio!
Adoro Henry James! ma non conoscevo Andrea Vitali, quindi grazie per il consiglio! Ciao!
RispondiEliminaJames piace, nulla da dire. Vitali in genere è una piacevole le simpatica lettura, in questo racconto ho aggiunto quel quid in più!
EliminaNon conoscevo questi due libri.
RispondiEliminaIl primo in particolare mi ha ricordato un pò The Others, non so se hai visto il film...quell'atmosfera inquietante, quelle presenze...a me è piaciuto, pur lasciandomi un tantino intimorita ;-)
Ecco, appunto...!!! Ho appena letto una cosa su Wikipedia e cioè che il film The Others è liberamente ispirato al libro di Henry James "Giro di vite" :-)
RispondiEliminaNon lo sapevo!
Che storia :D
Bravisisma Maris, il film che hai citato è proprio tratto da questo testo di James. Ne è liberamente tratto proprio perchè l'interpretazione è lasciata alla sensibilità di chi legge.
EliminaTanto che un film precedente "The turn of the screw" (del 2003 o 2004) traduce tutto come se si trattasse del frutto della pazzia dell'istitutrice. A dire il vero talvolta ho volto leggere la storia così, in altri momenti ti sembra invece tutto terribilmente vero.
Insomma un bel libro!
Non conoscevo questo libro di Vitali, sembra diverso dal suo stile solito, mi incuriosisce. Grazie del suggerimento!
RispondiEliminaI luoghi sono sempre quelli ma l'atmosfera è leggermente nuova (ti consiglio la versione economica, diversamente pagheresti un racconto come fosse un romanzo).
EliminaMi sono nuovi entrambi. Interessanti, tutti e due. Li cercherò...
RispondiEliminaNon conosco nessuno dei due scrittori. The others l'ho visto due volte e durante la seconda ho sperato che il finale cambiasse :-/
RispondiEliminaMi segno per ora il primo.