venerdì 22 febbraio 2013

Henry James/Andrea Vitali

Cosa c'entrano questi due autori? il primo nato a New York nel 1843, l'altro a Bellano nel 1956. L'immensa produzione del primo trae ispirazione dai numerosi viaggi e dalle frequentazioni intellettuali tra l'Europa e l'America, l'altro ambienta i romanzi sulle sponde del suo lago e racconta di essersi talvolta rifatto alle storie ascoltate nell'ambulatorio dove è medico di famiglia.

Eppure tutti e due hanno scritto un racconto gotico, seppur da angolature diverse.

Romanzi in cui prevale l'atmosfera da ghost story, che non ti lasciano prendere sonno subito e ti fanno sentire "una presenza", romanzi in cui non c'è colpo di scena o terrore conclamato ma una strana sensazione..............

Henry James con il noto  Giro di vite, Andrea Vitali con Pianoforte vendesi.



Gito di vite è un capolavoro di suspence psicologica fin dal prologo, dove l'autore racconta di un gruppo di persone intorno al camino intente a raccontarsi storie di fantasmi e lascia dire ad uno di loro "l'essere apparso [il fantasma] prima al bambino d'un'età così tenera, aggiunge alla vicenda un fascino particolare. [.....] che ne direste di due bambini?". I protagonisti di Giro di Vite sono effettivamente due bambini, l'Io narrante è una giovane governante  ma la storia che si dipana è un continuo e confusivo cambio di scena così come i personaggi sono mutevoli, ritratti ora come consapevoli e ingannatori ora come ignari e stupiti spettatori. James sembra  voler accompagnare il lettore nel dedalo delle sensazioni e offrirgli un punto di vista poi, quasi per gioco e qualche riga più in là, si intravede un'altra prospettiva e la storia sembra mutare. Una cosa è certa: quando chiudi il libro ne sei immancabilmente e inesorabilmente affascinato.

Pianoforte vendesi si svolge su un piano diverso, leggermente ironico e un po' fiabesco.
Il protagonista è un ladro di professione - più noto come Il Pianista, per via delle sue mani affusolate adatte allo scopo - e ha scelto di trascorrere la serata per fare affari in un paese in festa.
Le cose non vanno per il verso sperato: piove e il Pianista si ripara in un appartamento disabitato attratto da un cartello affisso sul vecchio portone "Pianoforte vendesi". Dentro lo scenario cambia. L'appartamento non è disabitato, ne' abbandonato e le dita inconsapevoli del protagonista suonano valzer e mazurca, tra luce e penombra, silenzio di tomba e una presenza reale o così sembra.
Rocambolesca e assurda sarà la ricerca di una spiegazione del maresciallo. Alla fine una spiegazione non si trova, ma in questa storia, a differenza della precedente - il Bene prevale.


Questo post partecipa all'iniziativa di Paola  il VdL!

13 commenti:

  1. Il primo lo conosco, l'autore, ma non il libro, il secondo mi attira tanto per l'amore per la musica e perchè trionfa il bene!Li condivido!

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  2. Oggi Alessandra ci offri davvero due ottimi consigli di lettura: e io, da appassionata di Henry James, sottoscrivo :)

    Grazie e buon weekend
    Grazia PS: ricevuta l'email? Mi piacerebbe davvero avere un tuo sì, ma accetto ogni tua scelta :)

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  3. Davvero appassionata di James? potresti postarci qualcosa, a me piace ma ho letto solo i più noti!

    Ho letto ma sono stata off line fino a stamattina. Mi sa che sarà un sì.....

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    1. Che bello :)
      Aspetto allora il verdetto.
      E per HJ ci penso: sicuramente ci sarà una degna occasione.
      Buono scrutinio!

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  4. Adoro Henry James! ma non conoscevo Andrea Vitali, quindi grazie per il consiglio! Ciao!

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    1. James piace, nulla da dire. Vitali in genere è una piacevole le simpatica lettura, in questo racconto ho aggiunto quel quid in più!

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  5. Non conoscevo questi due libri.
    Il primo in particolare mi ha ricordato un pò The Others, non so se hai visto il film...quell'atmosfera inquietante, quelle presenze...a me è piaciuto, pur lasciandomi un tantino intimorita ;-)

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  6. Ecco, appunto...!!! Ho appena letto una cosa su Wikipedia e cioè che il film The Others è liberamente ispirato al libro di Henry James "Giro di vite" :-)
    Non lo sapevo!
    Che storia :D

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    1. Bravisisma Maris, il film che hai citato è proprio tratto da questo testo di James. Ne è liberamente tratto proprio perchè l'interpretazione è lasciata alla sensibilità di chi legge.
      Tanto che un film precedente "The turn of the screw" (del 2003 o 2004) traduce tutto come se si trattasse del frutto della pazzia dell'istitutrice. A dire il vero talvolta ho volto leggere la storia così, in altri momenti ti sembra invece tutto terribilmente vero.
      Insomma un bel libro!

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  7. Non conoscevo questo libro di Vitali, sembra diverso dal suo stile solito, mi incuriosisce. Grazie del suggerimento!

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    1. I luoghi sono sempre quelli ma l'atmosfera è leggermente nuova (ti consiglio la versione economica, diversamente pagheresti un racconto come fosse un romanzo).

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  8. Mi sono nuovi entrambi. Interessanti, tutti e due. Li cercherò...

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  9. Non conosco nessuno dei due scrittori. The others l'ho visto due volte e durante la seconda ho sperato che il finale cambiasse :-/
    Mi segno per ora il primo.

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