venerdì 11 maggio 2012

Perchè non faccio le cose che mi fanno bene? B.J. Gallagher - Corbaccio Editore


Ogni tanto mi fermo e mi domando proprio questo.  Così, quando ho visto in biblioteca un libro con questo titolo, non potevo che prenderlo in prestito.

Non amo i libri "self care" e neppure leggere i consigli di esperti di benessere psico fisico: credo che ciascuno di noi possa e debba trovare da se' il proprio equilibrio.

In effetti il libro è un elenco di consigli, strumenti e suggerimenti per volersi bene, e l'autrice è una sociologa statunitense esperta in corsi motivazionali. Non l'avrei preso se il titolo non fosse così "nelle mie corde"!

E non l'avrei neppure preso se non avessi vissuto direttamente l'esperienza di una collega convinta di aver trovato l'uomo della sua vita, al punto da lasciare marito, figli, cambiare lavoro e rinunciare alla sua quota di proprietà della casa per dedicarsi alla cura di questa persona - ne' bella, ne' ricca e neache in buona salute - per poi scoprire che era un esperto truffatore con una condanna di 1 anno e 6 mesi per frode. Oggi si domanda come abbia fatto a dimenticarsi di se' per cosi' tanto tempo......

C'è sempre da imparare, percio' nelle lunghe file per raggiungere il lavoro mi sono dedicata alla lettura di questo vademecum.



Il libro è dedicato alle donne e parte dal presupposto che sappiamo benissimo che cosa dovremmo fare, ma non lo facciamo. I nostri pensieri razionali possono dirci ciò che ci farebbe bene, ma la stanchezza e le emozioni - il bisogno di un benessere immediato - hanno la meglio e non pensiamo più a un benessere a lungo termine e duraturo.
Pare, poi, che tutti gli esseri umani nutrano tre timori fondamentali: essere incompetente, insignificante o detestabile, vale a dire che, sui nostri bisogni profondi, prevale il bisogno - inconscio? - di comportarci in modo da non sembrarlo (e pare che i mass media  conoscano bene i nostri tre timori e li usino per "confezionare" format o pubblicità ad hoc........ma questa volta non dirò altro male della TV.)
Neppure è trascurabile il retaggio culturale di dipendenza e il ruolo di seconda classe tipico di molte società (non necessarimente retrograde) a cui le donne si adattano oltre ad una diffusa tendenza al perfezionismo.

Nel libro non potevano mancare suggerimenti per tentare di modificare i nostri comportamenti. Eccone alcuni:
- accettarsi per quello che si è qui e ora, anche per gli aspetti inaccettabili (vecchia storia...)
- se si fa una cosa giusta - anche una piccola cosa - darsi una bella pacca di incoraggiamento sulla spalla!
- prendersi cura del mondo, solo dopo che ti sei presa cura di te (in effetti........)

- sostituisci DOVREI con VORREI
- prendi le cose con leggerezza e ridi molto (e' verissimo, mannaggia)
- rinuncia ad essere apprezzata da tutti (ah, già)
- non trascurare mai un'opportunità di fare la pipì (come qualsiasi altro segnale del nostro corpo, peraltro!).

I consigli più pratici mi sono più affini.
- lava una o due finestre alla settimana, non di più. Insomma non esagerare con la casa pulita e non  considerare un lusso la donna delle pulizie ma una necessità (consiglio sottolineato....)
- medita per cinque minuti ogni giorno (da fare più spesso)
- compra fiori recisi (fatto, fatto, fatto)
- prenditi cura anche della macchina (fatto)
- svuota un cassetto o un armadio (fatto, è QUI).
- fa' quello che ami (io mi dico sempre "stropiccia la vita", perchè nulla è eterno). 


Una volta lessi una frase di Mark Twain che ho ritrovato in questo libro "....non abituarsi a essere scaraventati dalla finestra ma abituarsi a scendere le scale un gradino per volta".

Questo post partecipa al venerdì del libro di HOMEMADEMAMMA.

Mm









18 commenti:

  1. Utili questi consigli!
    Faccio subito miei quelli più pratici: ricordaci di pulire meno la casa e dedicarci ad altro dovrebbe essere uno degli insegnamenti dati fin dall'infanzia :-)

    Grazia

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    1. quanto mai vero.....tanto se pulisci a fondo tutti i giorni la polvere si annida comunque!

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  2. Bellissima recensione e ottimo suggerimento. Questo libro mi serve proprio e lo voglio ;D!
    Grazie e buon weekend!

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    1. @ grazia e @ lasolitamamma:
      sono contenta del vostro entusiasmo e che qualche consiglio possa esservi utile.
      A dire il vero mi fa mooolto piacere sapere che non sono la sola a lottare tra doveri e piaceri!

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  3. Mi piacciono, questi consigli e queste massime! Sì Sì!

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  4. Saggi consigli, libro molto utile.......per noi donne che dovremo selezionare le cose da fare dando priorità alla qualità e non solo alla quantità!buon weekend!

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  5. Ciao Alessandra, dolcissimo e bellissimo questo, post pieno di consigli ad hoc anche per me!
    Allora non sono la sola a non far mai le cose che mi fanno bene!;-)

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  6. Ottimo suggerimento, un libro che fa proprio al mio caso...grazie e buona domenica. Marta

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  7. Sono stupita di come questo "piccolo" libro possa fare il caso di molte......Evidentemente ci dimentichiamo troppo spesso di rispettare i nostri tempi.......
    Spero che la lettura possa aiutare anche se - solo un sano egoismo - può veramente fare la differenza!

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  8. IL secondo e l'ultimo consiglio me li faccio miei.

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  9. Capisco....sono quelli che tralascio piu' spesso io.

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  10. Ciao Alessandra, noi donne quando si tratta di posticiparci e metterci alla fine dell'elenco siamo delle professioniste.
    Quanta verità nei tuoi consigli, e quanta saggezza in quelli suggeriti dal libro!
    Buona giornata
    Michela

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    1. Si, saggezza nei consigli ma la quotidianità alle volte ce li fa dimenticare!

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  11. quante cose vorrei dire, ma ne dirò una soltanto. Un giorno ero combattuta se sedermi al computer per fare una cosa che dovevo fare o guardare un film, ma quest'ultima mi sembrava un non diritto... mi sentivo a disagio a stare lì alle due e mezza a guardare un film... e così ho fatto l'uno e l'altro... ma si può? forse con un po' di sana terapia un giorno mi fermerò a guardare solo il film...

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    1. Sperimentata questa situazione! e finalmente un giorno mi sono decisa: ho noleggiato un film che non ero riuscita a vedere al cinema (uno dei tanti......) e l'ho visto a casa, da sola, nel primo pomeriggio.

      Si però non l'ho detto a nessuno!

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    2. ah ah ah però non è male... pensa... l'unico periodo in cui mi sentivo autorizzata a vedere film a tutto spiano durante qualsiasi ora del giorno è stato il primo anno di trasferta in Germania, dovevo imparare il tedesco... quindi... dovevo vedere tutto e di più... anche i teletubies :) :) :)

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  12. Tutti utili e importanti ma la mia domanda, dovuta all'esperienza, è questa: sed siamo da sempre alla ricerca di conferme positive da parte degli altri, basta ripeterci che possiamo non piacere a tutti per stare meglio? O forse bisogna lavorare su qualcos'altro?
    Non so scriotti così mi sembra tutto un po' troppo facile, ma magari nel libro si entra maggiormente nei dettagli.

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  13. no, no Mammozza il libro non entra troppo nei dettagli, se mai da altri consigli.
    Come scrivo nel post è proprio uno di quei libri self care in cui la soluzione ti sembra proprio a portata di mano e invece.....
    Tra l'altro l'autrice sembra scrivere con un tono ironico, con lo stupore di "non averci pensato prima".

    Non piacere a tutti? secondo me non basta ripetercelo ma ricordarsi la percezione di fatica infinita quando si è costretti a chiaccherare, ascoltare, fare una vacanza insieme con chi non ci piace. A me serve per ricordarmi che è inutile: se non piaccio non piaccio e se qualcuno non piace a me, pazienza!

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