Ultimamente mi domando se eliminiamo oggetti per necessità o perchè indotti dalla pubblicità che ce li fa sembrare "vecchi o superati". Ovvero obsoleti.
Il dizionario definisce il termine obsoleto come antiquato, sorpassato (cfr Il Sabatini Coletti).
Ma chi ci dice che un determinato bene è sorpassato? Quando decidiamo che un oggetto è talmente antiquato da dovercene disfare?
Personalmente sono ancora - e ormai definitivamente - in fase decluttering ovvero tengo in casa solo oggetti utili e evito di acquistare il superfluo.
Forse riesco nell'intento perchè, non accendendo la TV, non sono aggiornata sulle novità che "offre" il mercato e, per la stessa ragione, evito ai miei figli la visione di canali "per bambini" dove è la pubblicità ad essere interrotta per qualche cartone animato (sulla qualità dei quali si potrebbe discutere molto).
Dopo un lungo periodo di astinenza è evidente la banalità - ma la perfetta riuscita - dei meccanismi di induzione all'acquisto; tali meccanismi si basano essenzialmente sulla sensazione che quel determinato prodotto influisce positivamente sul tuo livello di serenità. Se lo hai stai bene. Se compri sei felice.
Ho constatato di persona cosa avviene nella nostra quotidianità : decido di acquistare un bene - potrebbe essere un'auto di un certo livello (di quelle che sembrano indispensabili per vivere bene....) - e devo guadagnare di più per pagarlo senza rinunciare alla consueta capacità di spesa personale o della famiglia. Non resta che lavorare di più, tornare stanco e rinunciare alle occasioni per occuparmi del mio benessere psico fisico (attività fisica, la visione di un film al cinema, una serata a teatro, una banale passeggiata, la lettura di un libro) così mi sdraio sul divano e punto il telecomando verso la Tv.
Il ciclo ricomincia.
Forse se capiamo di avere l'indispensabile e non percepiamo più il desiderio di novità, lavoreremo meno e avremo più soldi.
Ovvietà o realismo?
lavoreremo di meno, avremo più soldi e più tempo per divertirci e giocare con i nostri bimbi: la mia bimba è una maestra del decluttering.... come tutti i bimbi non ancora commercializzati del resto. Gioca soprattutto con gli oggetti utili della casa: pentole, mestoli, posate!
RispondiEliminail tuo ragionamento non fa una piega: concordo in pieno!!!!
Ai banbini basta niente per giocare, alle volte solo la fantasia. Siamo noi adulti che amiamo circondarci di cose nuove, belle e compratissime!
Eliminammm era giò troppo difficile il titolo per il mio mal di testa...
RispondiEliminaio compro compro e mi piace comprare ...forse dovrei scrivere piaceVA visto che ora evito i negozi altrimenti il bancomat mi fa la pernacchia .... pero' non accumulo ...non l'ho fatto mai e credo che mai lo faro al contrario del massi che non butta via niente ...il box urge una bonifica ...conosci qualcuno che vuole in regalo cose per mercatini dell'usato???
Io penso che la verità si nasconda proprio dietro le cose ovvie...quelle cui non si fa mai caso, ma che potrebbero fare la differenza.
EliminaE condivido quel che affermi, bisognerebbe riappropriarsi dell'essenziale e smettere di affidare il nostro benessere all'accumulo di oggetti.
@ Francy: il tuo è shopping consolatorio e rivitalizzante. Quando ci vuole, ci vuole.
EliminaOh certo, con il gas ci regaliamo anche oggetti. Se vuoi!
@ monica, riuscire a fare a meno dell'essenziale per stare bene significa stare bene ;))
EliminaL'accumulo riempie malamente dei buchi del nostro essere. Se tutti si fermassero a rifletterci su cambierebbe qualcosa.
RispondiEliminaDa tempo compro meno, però quello che compro ha un valore diverso. E non avere la TV aiuta tantissimo!
Certo Robin, è proprio come scrivi tu:comprare è inevitabile ma non esagerare ci aiuta a apprezzare le cose veramente utili.
EliminaSiamo abituati ad avere troppo e oltre a non accontentarci non riusciamo più ad apprezzare le piccole cose della vita.Injvidiola vita di una volta senza tv, ora non direi senza luce , ma quasi sicuramente la vita aveva un'altro sapore.
RispondiEliminaEh Debora, è verissimo cio' che scrivi! Come abbiamo fatto ad arrivare a questo stato delle cose?
Eliminasante parole... alice guarda ancora cartoni e film selezionati a monte, talvolta un canale sul digitale terreste per bambini (finché dura) e talvolta è incappata la pubblicità... e mi ha detto, mamma lo vorrei anch'io e io ne ho approfittato per spiegarle che la pubblicità è fatta apposta per far venire voglia di avere cose di cui non abbiamo bisogno in realtà... e allora perché le pubblicizzano? per soldi... ma questo è un altro tema, il fatto è che se vivi in una città la pubblicità è ovunque, come anche quella "portata" a scuola dai compangi... e allora mi/ti chiedo, come fare a "insegnare a fare a meno", sì con l'esempio, ma a volte non basta, temo. Io spero che il dialogo aperto con i propri figli semini alla fine... spero... grazie di questo spunto di riflessione, è sempre un piacere leggerti;)
RispondiEliminaCiao Monica, è un piacere averti qui!
EliminaAnche noi abbiamo spiegato ai bambini che la pubblicità è ingannevole, quel che è passato non so. Certo è che è un lavoro continuo, noi genitori dobbiamo mediare tra i nostri punti di vista e quello che succede intorno.
La scuola per i bambini è stato un confronto faticoso, il nostro era (ed è) un punto di vista minoritario. La maggioranza (sicuramente migliore, non è una gara tra chi è più bravo) per stanchezza lascia che le cose siano e i bambini arrivano a scuola con le ultime novità, spesso premi per i bei voti, quando imparare dovrebbe essere un piacere condiviso, non un piacere per gli altri che allora ti premiano.
Io insisto sui miei punti di vista: il telecomando lo tengo io e scegliamo insieme se non addirittura "ripieghiamo" su film noleggiati, magari da guardare insieme.
Andrà come andrà....
Cara Alessandra, mi ritrovo nelle tue parole ed il tema mi è caro. Anche noi praticamente non guardiamo la televisione e, in effetti, di sicuro questo evita molti acquisti superflui, perchè, volenti o nolenti, la pubblicità si insinua in noi. D'altronde è fatta proprio per quello.
RispondiEliminaDi conseguenza anche la mia bimba ancora non guarda molta tv, ma quando sarà più grande e si confronterà con gli altri, non so come evolverà la situazione. Intanto ho dubbi pure su alcune cose, tipo: le avevo preso un libro di Winnie Pooh scambiandolo su Zerorelativo e lei lo adora. Lo sfoglia e lo risfoglia, vuole che glielo legga e le ho fatto vedere un cartone animato di Pooh che spesso vuole rivedere. Di per sé, questo non è male. Il problema è tutto il merchandising intorno a quest'orsetto. Se adesso le piace tanto, quando sarà più grande e lo vedrà dappertutto, di sicuro desidererà oggetti che lo abbiano impresso sopra. e così tutto si complica...
Io latito dal blog un'altra volta. Sono troppo piena di cose da fare e la piccola, che ha iniziato il nido, sta sempre male. :(
Ti ho pensata in questi giorni. Ho ripensato al tuo post sui "buoni propositi" (diciamo così) per l'autunno. Come vanno? Inevitabilmente ho pensato ai miei... Ci sentiamo presto!
Un abbraccio grande!
Che dire, tamara? winnie the pooh passa messaggi sui buoni sentimenti e l'amicizia ed e' piacevole (piace anche a me). certo l' indotto che gli gira intorno e' enorme pero' credo si possa ovviare con un paio di gadget che diventano magari i pupazzi preferiti. noi abbiamo fatto fatica a trovare Tappo ma e' stato un gran compagno di giochi e lo abbiamo ancora adesso!
RispondiEliminaper il resto cerchiamo di evitare oggetti "griffati".
Il nido e' un luogo in cui virus e batteri circolano liberamente e i bimbi sono spesso a casa malati. pazienza Tamar e goditi questi momenti in cui la tua presenza e' necessaria e rassicurante. poi in questi momenti e' faticoso ma e' l'ideale per starsene insieme a leggere qualcosa o a vedere winnie insieme!
i miei propositi ? dunque sul lavoro ho rallentato la presa, la base per il quadro e' pronta, mi sono iscritta ad un gruppo di lettura (una sera al mese tutta per me) e sto scoprendo che, anche senza di me, i figli e il mondo vanno avanti bene!