martedì 19 febbraio 2013

Andrea Rivola. Illustratore per l'infanzia.

Con un quasi novenne in casa trovo necessario cominciare ad affacciarmi alle letture per giovani adolescenti  ma ho l'alibi del fratello più piccolo per poter riempire la casa con libri illustrati  e sentirmi così giustificata a sfogare la recente passione per l'illustrazione!

Andrea Rivola soddisfa tutti e due i bisogni: letture per l'infanzia e per pre ado.

Dopo il primo libro letto, ho ritrovato il tratto in altre sue illustrazioni e ne ho apprezzato la tecnica:  figure plastiche, sembra quasi di poterle  toccare, quasi tridimensionali. Ho continuato a cercare Andrea Rivola in altri libri e con case editrici trasversali (ha lavorato con Fatatrac, Sinnon, Lineadaria, Coccole Books, laNuovafrontierajunior), saccheggiando la biblioteca per avere davanti molti dei suoi disegni:
Botero, ecco chi mi ricordava! e poi ho avuto l'impressione di ritrovarci un tocco da disegnatore di film:
se sfogliavo velocemente le illustrazioni sembravano un film animato.

Tra gli altri, Come un pesce nel Diluvio  di Mia Leconte - libro a cui dedicherò un post a sè perchè pare scritto guardando alla nostra e attuale classe dirigente, politica e a tutti quelli che ci ruotano attorno -  autrice con la quale Rivola si cimenta anche in  L'altracittà, un cartonato nell'inusuale formato orizzontale che ci invita a guardare oltre e a conoscere la realtà intorno a noi, sempre in corsa e miopi. Più che un libro un cortometraggio. Non aggiungo nulla perchè ne ho trovato una  perfetta recensione qui.



Mi è piaciuto molto anche Il calzino bucato  di Sandra Dema (Lineadaria): la vicenda raccontata dal calzino protagonista, salvato in extremis dalla creatività di una nonna tuttofare.





I suoi sono personaggi ripresi dalla realtà ma resi irreali, dalle forme tondeggianti e con volti espressivi e i colori usati, non sono meravigliosi?





Qualche domanda alla fine l'ho fatta (non potevo esimermi....) e Andrea Rivola ha avuto la gentilezza di ascoltarmi:



 Domanda banale ma da mamma (abbi pazienza). Quando hai capito di amare il disegno?
Mi riferiscono fonti affidabili che sin da piccolo-piccolo amassi scarabocchiare ovunque... crescendo ho preso coscienza dell'amore per il disegno e capito che era cosa giusta sbizzarrirsi sulla carta dell'album anziché quella da parati!  

Domandra come sopra. Ti hanno aiutato i primi anni di scuola o "ti sfogavi" a  casa?
Sicuramente la scuola mi ha aiutato e stimolato ma gli "sfoghi" a casa sono sempre i migliori!


Se dovessi optare per un altro lavoro, quale sceglieresti?
Oltre che illustratore sono un piccolo vignaiuolo/cantiniere... magari mi dedicherei all'illustrazione delle etichette!


Ti hanno mai proposto di disegnare per il cinema? 
Per il cinema vero e proprio no, ma da qualche tempo collaboro con una casa editrice coreana per la realizzazione di un cartone animato di cui curo il design dei personaggi e dell'ambientazione

Esiste un libro ilustrato che avresti voluto curare tu?
Amo alla follia il testo di "Gargantua e Pantagruele" di Rabelais. Gustave Doré illustrò le tavole di una sua edizione: sono magnifiche. Ritengo che il connubio fra testo e immagini in questo caso sia sublime. Un modello insuperabile a cui tendere!


La passione con l'illustrazione prosegue qui.

 

9 commenti:

  1. Voglio vedere questi libri di persona, "in carta e colla", oggi stesso! Controllo se ci sono alla Ubik del mio paese...ma mi pare di non aver visto copertine simili, altrimenti me ne sarei ricordata. Grazie per le domande all'illustratore, anche se io sarei stata curiosa di soprattutto di sapere: "quanto e come guadagni?" visto che avendo io collaborato con un agente letterario in passato ho scoperto cose allucinanti sul mondo dell'illustrazione.

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    1. Allora aspetta e vedrai anche il prossimo post sui libri per "grandicelli"....

      Ero tentata di chiedergli anchio quella cosa lì ma "non sta bene", giusto? tra l'altro da qualche parte nel suo sito devo aver letto una battuta ironica sui pagamenti. Io ho solo una vaga idea di come voi traduttori o gli illustratori siamo pagati, non oso immaginare quanto sia lontana dalla realtà. Ma perchè non facciamo tutti le veline, le politiche o i calciatori???

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    2. Hai ragione, non sta proprio bene fare quelle domande lì :) Ad esser malpagati sono i traduttori che lavorano nell'editoria, e questo è ridicolo se pensi al danno che possono fare! Io posso fare la politica, la velina falla tu che sai ballare:)- Graziana

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  2. Che belle queste illustrazioni!
    Non lo conoscevo ma anch'io adoro le illustrazioni per bambini..... mi metto all'opera per approfondire!

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    1. Sono contenta riceva consensi, è un giusto riconoscimento per un lavoro non sempre valorizzato!

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  3. Bello! mo mi tocca allungare la lista dei libri da comprare ... e menomale che ai due tori piace leggere

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  4. Buongiorno! Approfitto di questo bellissimo post per dirti che ti ho girato un premio ... vedo che ne hai un bel po', ma ci tenevo comunque!
    Un abbraccio

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  5. Non conoscevo questo illustratore, è davvero bravo. Grazie per avermelo fatto conoscere!

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  6. Anche io non lo conoscevo, sono contenta che tu ne abbia parlato così l'ho potuto scoprire! ciao!

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