sabato 23 maggio 2015

I sentieri degli alberi - Pep Bruno, Mariona Cabassa. Edizioni La Fragatina.




I sentieri degli alberi è stato un acquisto di getto, colpita dalla copertina di qualità e incuriosita da una casa editrice non nota.


Naturalmente l’ho letto prima da sola, poi offrendolo ai miei bambini; poi l’ho riletto ancora e ancora.

Sentivo che c’era altro oltre la storia, scritta con una vena poetica da Pep Bruno e magistralmente illustrata  da Mariona Cabassa.



Un nonno e un bambino stanno trascorrendo un pomeriggio insieme, seduti sulla panchina nel giardino di casa:  chiaccherano e – come spesso avviene tra nonni e nipoti – non hanno bisogno d’altro. Nè giochi, nè amichetti, nessuna distrazione.
Il bambino sa che al nonno puo’ chiedere tutto, anche domande difficili. Un bambino sa che saggezza equivale a sapere anche se nessuno glielo ha spiegato, perchè i più piccoli conoscono senza aver studiato. Sanno e basta.
Questo sembra dirci l’autore perchè tratteggia  una chiaccherata seria -  per nulla banale –quasi  tra persone adulte.


Il bambino vuole sapere come arrampicarsi sull’albero, certo di non esserne capace. E’ convinto gli occorranno capacità e informazioni che non possiede: non è forse abbastanza forte? e neppure tanto grande? Invece il nonno spiega con semplicità come sia facile salire in cima ad un albero, in fondo lo fanno anche gli insetti e poi essere forti e grandi, gli spiega, non ci garantisce di riuscire.
Ogni albero è fatto a modo suo , ha la sua storia, basta mettersi in ascolto e osservare  e ci si accorgerà del sentiero che attraversa il tronco.




Nonno e bambino girano attorno all’albero, nessuna fretta e lentamente il bambino riesce a raggiungere la cima. Bellissimo il panorama tutt’attorno, nulla di nuovo ma visto da lassù sembra diverso.

Stavolta è il nonno a voler sapere e il bambino descrive cosa vede dalla sua privilegiata visuale.

Pep Bruno ha voluto forse regalarci aneddotti di vita. La paura di crescere e il continuo incoraggiamento per affrontare il mondo che  un adulto sensibile e attento puo’ offrire.  Il nonno non dice ce la puoi fare ma indica la via per sperimentare e non rinunciare;  e  insegna – senza retorica – la pazienza, virtù dimenticata.

A sua volta il bambino raggiunge il desiderato  obiettivo e il rapporto si ribalta: è lui a raccontare al nonno com’è il mondo da lì. Il nonno ha già vissuto, non scalpita per raggiungere altre vette ma ascolta curioso e vede attraverso gli occhi di suo nipote.

La casa editrice è La Fragatina. Autori e illustatori di qualità per offrire albi di spessore.

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