Amici? di Brunella Baldi, edito da Edizioni Corsare è un wordless book (versione anglofona del più noto termine silent book) ma di cose da dire ne ha un bel po'.
Innanzitutto non possiamo certo limitarlo ad uno scaffale per piccoli, perché sembra voler parlare a due tipi di lettori: i grandi, da sempre veramente imbranati con le questioni fra bambini e che tanto hanno da imparare e i piccoli, veri e unici protagonisti. Questa è la loro storia, vi si riconosceranno, eccome!
Quando un bambino dice "Ho un amico", non è necessariamente per sempre, anzi si può trattare di un rapporto amicale a tempo. Un tempo lungo, talvolta, un pomeriggio o una giornata. Perché succede, è successo - ne abbiamo le prove - che se alle 16:00 s'invita l'amichetto di cui sopra per giocare, alle 19:00 ci si può sentir dire "Non è più mio amico"; oppure si attende fiducios* fuori da scuola e il figlio arriva con un muso lungo più dei suoi centimetri di altezza e, niente, "Tizio non è più mio amico".
Attenzione a chiedere cosa sia successo, potrebbe iniziare un susseguirsi di motivazioni serissime o un silenzio tombale a far capire si tratta proprio di cosa da non sottovalutare.
Brunella Baldi è stata abile nello scrivere questo silent. Ha in sé tutto il necessario per una completa comprensione: tavole realizzate su basi azzurro e arancio e con disegni declinati con i medesimi colori lasciando, qua e là, piccole macchie, probabilmente il risultato della tecnica del monotipo. Le espressioni sono ben tratteggiate, i personaggi non sembrano neppure poggiare al terreno - forse accenni dell'esperienza di danzatrice e coreografa - e pochi oggetti a corredo, fiori, giochi e farfalle ma nessuna parola. I testi, qui, avrebbero solo creato confusione. L'autrice scegliere di non dire, di non anticipare il lettore, piuttosto lascia ogni sguardo possa costruirsi una propria storia originale. Una lettura che scompone i ruoli tra adulto e bambino, ciascuno autonomo nell'approccio, potrà trovarci qualcosa, e non sarà la stessa visione: il bambino s'immedesimerà, l'adulto forse capirà dinamiche infantili.
Apritelo questo libriccino, ino per il formato, un 18x19 da infilare ovunque, ma ricco di risposte.
Splendide le espressioni dei maialini, dai bronci, identici a quelli di certi bambini offesi, pieni di orgoglio e disappunto; il gesto per un dispetto fatto apposta per rovinare un gioco o per attirare l'attenzione proprio di quel coetaneo lì; lo sguardo furbo magari per nascondere qualcosa o ottenere un perdono.
Si sfogliano un paio di pagine e il sorriso dei maialini è già tornato. Si osservi bene, nessun adulto compare nelle illustrazioni, non si intravede neanche in lontananza, ad ammonire, consigliare o consolare.
I bambini lo sanno bene, certo vanno ascoltati, ma prima di intraprendere discussioni tra genitori, provate a offrirgli questa lettura autonoma.
Ritroveranno le proprie emozioni: rabbia, dispiacere, invidia, solitudine e soprattutto una gran voglia di giocare.
Edizioni Corsare mantiene da sempre un tratto elegante, una casa editrice di qualità in grado di unire storie belle ed importanti a firme di livello.
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