giovedì 19 maggio 2011

Tocco-Chan una bambina alla finestra.

Ho voluto dedicare un post a questo libro, perchè qui ho capito cosa mi piaceva di una scuola: il rispetto dell'unicità e l'apprendimento non sempre "didatticamente didattico".

L'ho acquistato per caso, ero in libreria con i bambini: loro facevano "un  po' caos" e io volevo assolutamente comprarmi un libro nuovo! Allora ne ho preso uno, l'ho scelto per la grafica della copertina (alle volte è un metodo valido....) e poi ne è risultato un libro bellissimo. L'ho prestato a più persone, ora è nelle mani della maestra di mia nipote.

  
Tocco-Chan una bambina alla finestra è la storia autobiografica di un'attrice nota in Giappone che -  espulsa dalla scuola elementare perchè vivace e con una curiosità fuori dal comune - inizia a frequentare una scuola sperimentale - la Tomoe - fortemente voluta e fondata dal preside Sosaku Kobayashi, un educatore innamorato dei bambini. Qui s'insegna attraverso il gioco e gli alunni imparano il rispetto di se stessi e degli altri, il piacere dello studio, l’accettazione delle sconfitte, l’autonomia, la musica, l’amicizia, ma scoprono anche l’intolleranza e la perdita delle persone più care.

Oggi la scuola non c'è più ma esiste la Totto Foundation,  dedicata alla formazione professionale di attori per ragazzi non udenti.
Peccato che  l'attrice, Tetsuko Kuroyanagi, abbia sempre rifiutato le proposte di riduzione cinematografica di Totto-chan, magari un buon film avrebbe potuto iniziare un dibattito sul senso di educare!

Non so come spiegare la poesia che trasmette questo libro e  riporto solo questa recensione " Allegra avventura sui banchi di una insolita scuola per i piccoli lettori e apologo appassionato sulla possibilità di un diverso approccio all'educazione scolastica per gli adulti, Totto-chan è un piccolo gioiello" (da http://www.mangialibri.com).

Mi sento di dire: leggere, leggere, leggere!

13 commenti:

  1. mi ispira moltissimo questo libro, dalle tue parole lo sento vicino allla scuola che vorrei per mia ifglia, direi che va dritto nella lista dei desideri! Grazie per averlo condiviso, ciao!

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  2. sembra un po' come quella scuola in svizzera, dove non costringono i bambini a stare fermi per imparare, ma imparano tramite il gioco.
    Grazie per la segnalazione.

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  3. Sì leggilo e vedrai che ti convincerai che è la scuola ideale per i bambini.......io ho affrontato la prima elementare di Gioele ed è stato un anno pesante. Io sono convinta che ogni bambino abbia i suoi tempi - chi lento chi veloce, chi si stanca subito chi è sempre appassionato - ma ho scoperto che i bambini devono essere, prima di tutto, pronti ad affrontare il programma e le consegne (chiamano così i compiti). l'individualità arriva un po' dopo.
    Non so, forse la scuola steineriana assomiglia a quella di totto chan, se riesco domenica vado a visitarne una qua in brianza!

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  4. ma davvero monica esiste una scuola così in svizzera? io qua in italia penso che di simili ci siano solo steiner e le scuole montessori.

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  5. guarda qui http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-ff572abe-dd33-4e59-b8ca-fe428c1bf13d.html

    vai a 1h20 e inizia il servizio sulla svizzera, non so se sia esattamente la stessa cosa, ma sembra comunque molto interessante.

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  6. http://www.schulebewegt.ch/internet/Schulebewegt/it/home.html
    ecco un'altro link utile

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  7. Davvero molto particolare ed interessante.

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  8. Ciao Alessandra, arrivo al tuo blog grazie all'iniziativa di Homemademamma che ci unisce idealmente tutte....anche io ho visto il servizio in TV sulla scuola svizzera....ci vorrebbe anche in Italia!pensa che il ministro dell'istruzione è talmente entusiasta dei risultati ottenuti con questa scuola sperimentale da voler proporre il metodo in tutta la Svizzera!!!

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  9. Grazie Monica per i link che stasera guardo con calma!

    Grazie Robertina per il messaggio: è vero con Homedemamma siamo idealmente unite!
    Ieri sera ho partecipato ad una riunione dei genitori della scuola elementare, ci hanno comunicato tagli, tagli.....non è che il ministro dell'istruzione svizzero vuole trasferirsi un po' qua?

    ....bello il tuo blog, bella anche la grafica (il mio mi sembra sempre troppo "disordinato"....vabbè, ora cerco di registrarmi.
    Intanto il libro segnalato l'ho prenotato in biblioteca....e poi, per me che viaggio poco con i bambini, potrebbe essere un buon motivo per cambiare idea!

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  10. Interessante, ho visto che ce l'hanno nella nostra biblioteca: alla prossima visita lo prendo.

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  11. E' un po' che penso di intromettermi in questa discussione...perchè ho dovuto pensarci e ripensarci? Bhe, perchè credo che dirò cose contrarie all'entusiasmo che pervade chi ha scritto prima di me...
    Ho visto il servizio sulla scuola svizzera e la prima cosa che mi salta all'occhio è che...sono svizzeri anche i bambini!! Scusate l'ironia pungente, ma inevitabilmente il pensiero è corso alla mia prima media di ben 29 bambini, tutt'altro che svizzeri!! Condivido inoltre il pensiero della mamma di uno di loro, che ha mandato i suoi 2 figli in una di queste scuole particolari e, parole sue, "verso la fine del ciclo mi sono accorta che i miei figli erano praticamente analfabeti!". Non so, è indubbio che bisogna curare sia la mente che il corpo, ma l'idea di farli giocare a casa, o di fargli fare sport, o di fare qualche bella passeggiata come è sempre stato è diventata di colpo obsoleta? E, del resto, mi chiedo se non sia necessario anche insegnargli che non sempre è il momento di correre e saltare...Ed infine, è fuor di dubbio che la scuola italiana vada restaurata, nei programmi (che secondo me andrebbero resi più intuitivi e meno nozionistici) e nella struttura fisica degli edifici scolastici, ma non è vero che i suoi professori somigliano tutti a delle mummie egizie, ho conosciuto colleghi che fanno cose molto carine e "movimentate" e che sanno appassionare gli alunni e comunicare con loro anche se tutti sono seduti al loro posto.
    Quindi, scusate, ma resto una voce fuori dal coro...che tanti, forse, potranno immaginarsi come quella di una prof severa che fa scorrere il dito sul registro mentre guarda gli alunni al di sopra delle lenti degli occhiali e mentre cerca di appassionarli alla matematica semina qua e là anche qualche regola di buona educazione, di quelle che a casa, spesso, non si usano più
    Ciao a tutti!

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  12. Ciao Monica, capisco il tuo commento. E' giusto evidenziare il lavoro di insegnanti "illuminati" che riescono a trasmettere con passione e vanno avanti nonostante la scuola attenda di essere migliorata (come dici tu, nelle strutture e nei programmi). Io, questi insegnanti, li adoro e vorrei venissero clonati!

    Capisco anche la perplessità di chi guarda i risultati dei bambini di queste scuole - chiamiamole speciali - e li confronta con la altre scuole - più tradizionali: non si vede subito il risultato. Questo è il motivo per cui molti genitori non optano per le scuole basate sulla pedagogia di Steiner o Montessori (la scuola svizzera è meno a portata di mano....): per paura che più avanti ci si incagli alle scuole superiori o all'università.

    La creatività, il movimento, la danza, il teatro (e sei esperta anche tu in questo campo, vero?...), la manipolazione non sono giochi per passare il tempo ma hanno una valenza pedagogia, sono didattica tanto quanto matematica, italiano, geografia.....
    La mente lavora non solo quando è intenta a scrivere un dettato o a ripetere le tabelline e un bambino va abituato a passare dai concetti concreti a quelli astratti con calma altrimenti si adatta certo ma a quale prezzo?

    Ultimamente mi risulta che molti bambini facciano un salto dal neuropsichiatra, perchè?
    Perchè - e non lo dico io ma gli stessi medici e i pediatri - si devono adattare subito e bene ad apprendere secondo schemi e programmi pre impostati. Il bambino che segue e apprende secondo questi schemi è la manna per la nostra scuola. Il bambino più lento, immaturo e ancora molto fisico (queste generazioni - è inutile - sono più vivaci)fa fatica.

    Poi le famiglie fanno i salti mortali per far frequentare una piscina (anche se la meglio lo hanno calcio e danza............), un corso sulle emozioni (guai a non imparare a gestirle!) o - come succede a casa mia, ahimè - dipingere, creare. Non sarebbe più bello che un po' di questo lo facessero a scuola, visto che ci stanno almeno sino alle 16.00?

    La maestra di Gioele mi ha detto : "una cosa è la didattica, un'altra cosa sono le emozioni" e "ma lei vuole svecchiare la scuola?", no - avrei dovuto rispondere - voglio solo che la scuola si adegui ai tempi (che non vuol dire abbandonare concetti di disciplina e rispetto) e quanto alle emozioni non credo proprio siano imprescindibili da tutto il resto.

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  13. Condivido in pieno il fatto che la scuola si debba adeguare ai tempi...e non condivido per nulla le uscite della maestra di Gioele!!
    Per quel che vedo nel piccolo della mia scuola, direi che sono quasi più le attività extra scolastiche che non quelle tradizionali: a livello sportivo vengono proposte molte discipline (addirittura scherma), poi passeggiate in bici, uscite al parco, teatro, lettura creativa, ECDL e anche le lezioni si cerca di renderle interattive grazie all'uso di mezzi che sono forse più familiari a loro che a noi, molte classi hanno la LIM, io stessa ho partecipato con una mia classe ad un progetto vodafone on line che consisteva nella risoluzione di un giallo matematico e quando mi hanno dato da gestire un laboratorio sul metodo di studio ci ho messo molto di "teatrale"! E devo dire che la scuola così mi piace molto e mi piacerebbe che l'impegno fosse quello di svecchiare la mentalità di molti insegnanti e il sistema, oltre che potenziare le strutture e i mezzi, insomma far resuscitare la scuola pubblica prima che arrendersi al degrado.
    Certo ci vorrebbe la volontà da parte di tutti, soprattutto chi dirige e spesso è questa che manca...

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