Ogni tanto mi fermo e mi domando proprio questo. Così, quando ho visto in biblioteca un libro con questo titolo, non potevo che prenderlo in prestito.
Non amo i libri "self care" e neppure leggere i consigli di esperti di benessere psico fisico: credo che ciascuno di noi possa e debba trovare da se' il proprio equilibrio.
In effetti il libro è un elenco di consigli, strumenti e suggerimenti per volersi bene, e l'autrice è una sociologa statunitense esperta in corsi motivazionali. Non l'avrei preso se il titolo non fosse così "nelle mie corde"!
E non l'avrei neppure preso se non avessi vissuto direttamente l'esperienza di una collega convinta di aver trovato l'uomo della sua vita, al punto da lasciare marito, figli, cambiare lavoro e rinunciare alla sua quota di proprietà della casa per dedicarsi alla cura di questa persona - ne' bella, ne' ricca e neache in buona salute - per poi scoprire che era un esperto truffatore con una condanna di 1 anno e 6 mesi per frode. Oggi si domanda come abbia fatto a dimenticarsi di se' per cosi' tanto tempo......
C'è sempre da imparare, percio' nelle lunghe file per raggiungere il lavoro mi sono dedicata alla lettura di questo vademecum.
Il libro è dedicato alle donne e parte dal presupposto che sappiamo benissimo che cosa dovremmo fare, ma non lo facciamo. I nostri pensieri razionali possono dirci ciò che ci farebbe bene, ma la stanchezza e le emozioni - il bisogno di un benessere immediato - hanno la meglio e non pensiamo più a un benessere a lungo termine e duraturo.
Pare, poi, che tutti gli esseri umani nutrano tre timori fondamentali: essere incompetente, insignificante o detestabile, vale a dire che, sui nostri bisogni profondi, prevale il bisogno - inconscio? - di comportarci in modo da non sembrarlo (e pare che i mass media conoscano bene i nostri tre timori e li usino per "confezionare" format o pubblicità ad hoc........ma questa volta non dirò altro male della TV.)
Neppure è trascurabile il retaggio culturale di dipendenza e il ruolo di seconda classe tipico di molte società (non necessarimente retrograde) a cui le donne si adattano oltre ad una diffusa tendenza al perfezionismo.
Nel libro non potevano mancare suggerimenti per tentare di modificare i nostri comportamenti. Eccone alcuni:
- accettarsi per quello che si è qui e ora, anche per gli aspetti inaccettabili (vecchia storia...)
- se si fa una cosa giusta - anche una piccola cosa - darsi una bella pacca di incoraggiamento sulla spalla!
- prendersi cura del mondo, solo dopo che ti sei presa cura di te (in effetti........)
- sostituisci DOVREI con VORREI
- prendi le cose con leggerezza e ridi molto (e' verissimo, mannaggia)
- rinuncia ad essere apprezzata da tutti (ah, già)
- non trascurare mai un'opportunità di fare la pipì (come qualsiasi altro segnale del nostro corpo, peraltro!).
I consigli più pratici mi sono più affini.
- lava una o due finestre alla settimana, non di più. Insomma non esagerare con la casa pulita e non considerare un lusso la donna delle pulizie ma una necessità (consiglio sottolineato....)
- medita per cinque minuti ogni giorno (da fare più spesso)
- compra fiori recisi (fatto, fatto, fatto)
- prenditi cura anche della macchina (fatto)
- svuota un cassetto o un armadio (fatto, è QUI).
- fa' quello che ami (io mi dico sempre "stropiccia la vita", perchè nulla è eterno).
Una volta lessi una frase di Mark Twain che ho ritrovato in questo libro "....non abituarsi a essere scaraventati dalla finestra ma abituarsi a scendere le scale un gradino per volta".
Questo post partecipa al venerdì del libro di HOMEMADEMAMMA.
Mm
Utili questi consigli!
RispondiEliminaFaccio subito miei quelli più pratici: ricordaci di pulire meno la casa e dedicarci ad altro dovrebbe essere uno degli insegnamenti dati fin dall'infanzia :-)
Grazia
quanto mai vero.....tanto se pulisci a fondo tutti i giorni la polvere si annida comunque!
EliminaBellissima recensione e ottimo suggerimento. Questo libro mi serve proprio e lo voglio ;D!
RispondiEliminaGrazie e buon weekend!
@ grazia e @ lasolitamamma:
Eliminasono contenta del vostro entusiasmo e che qualche consiglio possa esservi utile.
A dire il vero mi fa mooolto piacere sapere che non sono la sola a lottare tra doveri e piaceri!
Mi piacciono, questi consigli e queste massime! Sì Sì!
RispondiEliminaSaggi consigli, libro molto utile.......per noi donne che dovremo selezionare le cose da fare dando priorità alla qualità e non solo alla quantità!buon weekend!
RispondiEliminaCiao Alessandra, dolcissimo e bellissimo questo, post pieno di consigli ad hoc anche per me!
RispondiEliminaAllora non sono la sola a non far mai le cose che mi fanno bene!;-)
Ottimo suggerimento, un libro che fa proprio al mio caso...grazie e buona domenica. Marta
RispondiEliminaSono stupita di come questo "piccolo" libro possa fare il caso di molte......Evidentemente ci dimentichiamo troppo spesso di rispettare i nostri tempi.......
RispondiEliminaSpero che la lettura possa aiutare anche se - solo un sano egoismo - può veramente fare la differenza!
IL secondo e l'ultimo consiglio me li faccio miei.
RispondiEliminaCapisco....sono quelli che tralascio piu' spesso io.
RispondiEliminaCiao Alessandra, noi donne quando si tratta di posticiparci e metterci alla fine dell'elenco siamo delle professioniste.
RispondiEliminaQuanta verità nei tuoi consigli, e quanta saggezza in quelli suggeriti dal libro!
Buona giornata
Michela
Si, saggezza nei consigli ma la quotidianità alle volte ce li fa dimenticare!
Eliminaquante cose vorrei dire, ma ne dirò una soltanto. Un giorno ero combattuta se sedermi al computer per fare una cosa che dovevo fare o guardare un film, ma quest'ultima mi sembrava un non diritto... mi sentivo a disagio a stare lì alle due e mezza a guardare un film... e così ho fatto l'uno e l'altro... ma si può? forse con un po' di sana terapia un giorno mi fermerò a guardare solo il film...
RispondiEliminaSperimentata questa situazione! e finalmente un giorno mi sono decisa: ho noleggiato un film che non ero riuscita a vedere al cinema (uno dei tanti......) e l'ho visto a casa, da sola, nel primo pomeriggio.
EliminaSi però non l'ho detto a nessuno!
ah ah ah però non è male... pensa... l'unico periodo in cui mi sentivo autorizzata a vedere film a tutto spiano durante qualsiasi ora del giorno è stato il primo anno di trasferta in Germania, dovevo imparare il tedesco... quindi... dovevo vedere tutto e di più... anche i teletubies :) :) :)
EliminaTutti utili e importanti ma la mia domanda, dovuta all'esperienza, è questa: sed siamo da sempre alla ricerca di conferme positive da parte degli altri, basta ripeterci che possiamo non piacere a tutti per stare meglio? O forse bisogna lavorare su qualcos'altro?
RispondiEliminaNon so scriotti così mi sembra tutto un po' troppo facile, ma magari nel libro si entra maggiormente nei dettagli.
no, no Mammozza il libro non entra troppo nei dettagli, se mai da altri consigli.
RispondiEliminaCome scrivo nel post è proprio uno di quei libri self care in cui la soluzione ti sembra proprio a portata di mano e invece.....
Tra l'altro l'autrice sembra scrivere con un tono ironico, con lo stupore di "non averci pensato prima".
Non piacere a tutti? secondo me non basta ripetercelo ma ricordarsi la percezione di fatica infinita quando si è costretti a chiaccherare, ascoltare, fare una vacanza insieme con chi non ci piace. A me serve per ricordarmi che è inutile: se non piaccio non piaccio e se qualcuno non piace a me, pazienza!