In effetti due
punti fermi – o meglio due fisse - li ho: emozioni e creatività.
Le emozioni sono
un terreno difficile, gestirle e parlarne. Eppure sono il motore del nostro
agire quotidiano.
Gli adulti danno
per scontato che i bambini ne abbiano più dimestichezza, in realtà spesso le
subiscono, sono sopraffatti dalla gioia, come dalla rabbia. Sopraffatti dalle
sensazioni corporee, dalle proprie reazioni.
Talvolta è
proprio attraverso la libera espressione che s’impara a lasciarle fluire e a
riconoscerle.
Il creativo per mestiere è davvero la persona in
grado di cogliere i particolari e metterli su
carta, talvolta ammiriamo con stupore illustrazioni e opere proprio perché
risvegliano qualcosa di profondo.
Come
funziona? Per 30 giorni si è inviati a scrivere
l'emozione più importante provata nella giornata, segnare con una X la parte
del corpo dove si è sentita e disegnare la propria faccia mentre la si provava.
Alcune pagine
sono dedicate a singole sensazioni: tristezza, gioia, rabbia, paura, attesa,
sorpresa, disgusto e per ciascuna una simpatica e breve descrizione, qualche
suggerimento per annotarsi - ad
esempio –
di cosa si ha paura, a quale colore può essere associata l’attesa o la rabbia……"La paura e il respiro sono profondamente legati"
"La gioia ci fa sentire leggeri come una ballerina."
E’ un puro
incoraggiamento a conoscersi meglio ma con leggerezza, giocando.
Un esercizio non necessariamente quotidiano ma da concedersi ogni tanto, come per dare uno stop alla frenesia della quotidianità e ricordare ai nostri figli che le emozioni siamo noi, non vanno taciute ne' represse ma vissute.
Molto interessante. In questo momento sto studiando come aiutare alle mie figlie ad esprimere emozioni, aiuta a loro ma aiuta anche nel rapporto bambino-genitore.
RispondiEliminaTatiana, è un piacere "risentirti"!
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