Sono tornata sulle mie riflessioni e grazie ai commenti di alcune di voi - sono preziosissimi - mi sono accorta di aver lasciato sottointeso un concetto che mi seguiva come un fil rouge mentre scrivevo.
Se un Paese deve ricorrere ad una struttura rigida ed impositiva come lo è una qualsiasi norma giuridica, significa necessariamente che in quel Paese qualcosa non va.
Non mi dispiacciono le citazioni e i miei lontani - e brevi - studi universitari mi riportano alla mente alcune frasi "storiche", tra cui un Mazzini reduce dalla bocciatura alla Camera dei Deputati della proposta di legge che pretendeva di includere le donne al diritto di voto:
"L’emancipazione della donna sancirebbe una grande verità base a tutte le altre, l’unità del genere umano, e assocerebbe nella ricerca del vero e del progresso comune una somma di facoltà e di forze, isterilite da quella inferiorità che dimezza l’anima. Ma sperare di ottenerla alla Camera come è costituita, e sotto l’istituzione che regge l’Italia [la monarchia] è, a un dipresso, come se i primi cristiani avessero sperato di ottenere dal paganesimo l’inaugurazione del monoteismo e l’abolizione della schiavitù".Credo Mazzini volesse dire che se le donne intendevano veder riconoscere i propri diritti, sarebbe stato necessario insistere nella lotta, pazientare sino a far capire la necessità di certi cambiamenti.
Per vedere riconoscere i propri diritti le donne dovevano prima cambiare la testa dei cittadini non attendere i politici si muovessero a colpi di proposte di legge. E' una citazione che risale al 1866 circa ma non è lontana, per contenuti, dalle attuali difficoltà.
Con la fine delle vacanze, inizia la ripresa delle normali e impegnative attività di lavoro e, per chi ha figli, della scuola e delle varie attività che riempiono le giornate delle famiglie. Pensavo alle difficoltà delle donne contemporanee di essere all'altezza delle richieste e di conciliare tutto. Un articolo apparso sul Corriere della Sera.tv e il post de Il mondo di Cì, mi hanno fermato i pensieri.
C'è ancora molto da fare per evitare drammi e ignoranza. La testa di molti cittadini è ancora confusa.
Bellissima citazione e bellissimi link.
RispondiEliminaBuona domenica!
sei tu che mi hai risvegliato il bisogno di riflettere sull'argomento!
RispondiEliminaIl tema merita riflessione... Sul conciliare tutto...beh, diciamo che inizio ad avere delle difficoltà...Ho dovuto rinunciare ad una supplenza perchè la mia bimba deve fare l'inserimento al nido ed io devo iniziare il tirocinio per la specializzazione del sostegno :(
RispondiEliminaMolta riflessione. Tanto è stato fatto ma qualcosa ancora resta....tant'è che hai rinunciato ad una supplenza.
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