L’agnello belava dolcemente.
L’asino, tenero, si allietava
in un caldo chiamare.
Il cane latrava
quasi parlando alle stelle.
Mi svegliai…Uscii. Vidi orme
celesti sul terreno
fiorito
come un cielo capovolto.
Un soffio tiepido e soave
velava l’alberata:
la luna andava declinando
in un occaso d’oro e di seta
apersi la stalla per vedere se Egli
era là
C’era
Juan Ramon Jimenez
Buon Natale!
RispondiEliminaMolto delicata questa poesia...a ricordare che l'Amore è venuto senza farsi annunciare da squilli di trombe e senza troppi schiamazzi!
RispondiEliminaBuone feste!
Tanti auguri cara Alessandra! Devo recuperare i tuoi post precedenti, ma già ho sbirciato quello sull'ultimo dialogo surreale, sempre irresistibile! E rivela una certa bella saggezza del tuo bambino... :D
RispondiEliminaCon tanto affetto
Carissima Alessandra,
RispondiEliminaanche se con un piccolo ritardo, ma in fondo è ancora festa...Augurissimi a tutti voi!
A presto!
:-)