venerdì 1 febbraio 2013

L'identità con un libro della ZOOLIBRI. Mamma chi sono io?

Per il VdL di questa settimana ancora un libro per l'infanzia. Un libro apparentemente semplice: tanti colori e poche parole. Invece nascode - ma neanche troppo - pensieri profondi.
 
Ho osservato come per i bambini più piccoli sia importante essere riconosciuti con il proprio nome e come si lasciano incantare dalla propria immagine riflessa nello specchio. Nell’immaginario comune non ricordare un nome può voler dire ‘non ti conosco, non so chi sei’ e la faccenda – vista da questo punto di vista – può essere molto seria per un bambino e rintrare nel concetto d' identità; i più grandicelli, poi, cominciano con i pensieri "filosofici": da dove vengo? cosa mi aspetta dopo?, mamma e papà ci saranno quando diventerò grande? e tante domande sul futuro, domande che nascondo una paura:  la morte e la responsabilità di darsi un ruolo.

L’editore Zoolibri  affronta - con molta poesia e delicatezza  - il tema dell’identità e del riconoscersi , con un libro:  “Mamma, chi sono io?” .
Mimì è la dolce protagonista, una bimba sensibile che, nel corso di una giornata, si osserva riflessa in molti oggetti: il cucchiaio della colazione, il vetro del forno dove cuociono i biscotti,  nella finestra mentre guarda le gocce di pioggia e sui rubinetti mentre gioca nella vasca da bagno.

Vedere quell’immagine sembra lasciarla nel dubbio: chi sarà mai questa bimba riflessa nello specchio?  forse una Mimì esploratrice? O Mimì cuoca? O Mimì scrittrice?
Mimì è stanca dopo tutto questo pensare e chiede alla mamma “chi è la bambina che vedo e che sogna insieme a me?” e, grazie alla mamma,  scoprirà di poter essere tutto ciò che desidera.

Questo post partecipa anche a La Biblioteca di Filippo

11 commenti:

  1. Sembra un libro molto speciale: lo segno!
    Buon we,
    a presto!
    :-)

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    1. Lo è Anna, è speciale nelle illustrazioni e nelle parole!

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  2. Molto carino e dolce, la bambina mi ricorda tanto il carattere di mia figlia....lo segno con preferenza!:-)

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  3. carino e arguto!
    Nella cultura ebraica è un privilegio poter chiamare qualcuno per nome, si pensa che se conosco il nome di una persona in qualche modo ne conosco l'essenza!

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  4. Che bel suggerimento! Molto interessante. Me lo debbo procurare.

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    1. @monica, veramente grazie per la citazione, non lo sapevo ed è un valore aggiunto al libro ma anche all'importanza di ricordarsi i nomi delle persone. Non me ne dimenticherò.
      @stefania: secondo me ti piacerà.

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  5. Bellissimo spunto.
    Grazie e buona domenica :D!

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  6. La canaglietta spesso chiede del suo passato, in particolare la cronaca del giorno in cui è nato, di come sia stato cercato e desiderato. Il suo bisogno di conferma del suo posto in questo mondo è evidente.
    Proverò a leggergli questo libro e vediamo quali emozioni scaturiranno

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  7. Davvero delizioso questo suggerimento. Ci mancava!!

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  8. @mammozza: io adoro i bimbi filosofici ocme il tuo ;)
    @grazie federica!

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