venerdì 19 settembre 2014

E' mio - Leo Lionni. Ed. FATATRAC




immagine da www.fashion-press.net
Leo Lionni è un noto autore di tantissimi titoli di libri per bambini – chi non conosce  Piccolo blu e piccolo giallo? – nonchè un artista pluripremiato. Nasce in Olanda nel 1910 da un intagliatore di diamanti e una cantante lirica, fin da bambino conosce il mondo dell’arte con gli zii collezionisti d’arte moderna e architetti. 
La vita di Lionni trascorrerà fra gli Stati Uniti e l’Italia dove, scoperto da Marinetti, parteciperà  al movimento futurista.


Il successo dei suoi libri per bambini si riassume nella capacità di rivolgersi proprio ai suoi lettori: Lionni sembra capace di comprendere il pensiero dei più piccoli e nei suoi testi sceglie toni e parole per rivolgersi  proprio solo a loro; non introduce una morale esplicita ma offre un'immagine e una realtà di valori positivi. L'adulto puo' limitarsi a prestare la voce, il resto viene da sè.

Poesia e creatività sembra essere la formula individuata per parlare direttamente ai bambini. 

Il lungo periodo di attività nel mondo della grafica e del design gli consente peraltro di non trascurare l’accuratezza dei disegni, la scelta dei soggetti - sempre animali -  e un perfetta sintonia dei colori.


E' mio! forse non è tra i libri più noti ma vale la pena proporne una lettura oppure – per chi già legge in autonomia – lasciarlo a disposizione dei più piccoli, liberi di sfogliarlo. 


Come suggerisce il titolo il tema proposto da Lionni è il senso del possesso e della proprietà e tutti noi sappiamo essere un passaggio obbligatorio nei bambini che non sempre si esaurisce in età prescolare!



La storia racconta di  tre rane litigiose e birichine, tre fratelli Piero, Gianni e Lidia impegnati continuamente a discutere, tant’è che qualsiasi pretesto diventa buono per azzuffarsi:  

"L'aria è mia" urlava Lidia, mentre saltava in giro a caccia di farfalle, "L'acqua è mia!" gridava Gianni, "Via dall'isola", gridava Piero "La terra è mia!".


Finchè un rospo che abitava dall’altra parte dell’isola li apostrofò “Smettetela, o ve ne pentirete!”. E quando madre natura scatenò la burrasca…....le tre rane furono costrette a ripararsi sull’unica roccia non sommersa dall’acqua “si tennero vicine, vicine, e così abbracciate, accomunate dalle stesse paure e dalle stesse speranze si sentirono più tranquille”.



Passata la burrasca tornarono a giocare serene, non si erano mai sentite così felici: "Che pace" gridò Gianni,  “Che bellezza” disse Piero, “E sai che cosa?” disse Lidia "il bello è che tutto questo... E' NOSTRO!".



In men che non si dica impararono il valore della solidarietà e del rispetto.


2 commenti:

  1. Ma sai che questo non me lo ricordo, pur essendo una estimatrice di Lionni. Hai fatto bene a recensirlo, grazie.

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  2. Credo che Lionni sia uno degli autori più presenti nelle nostre librerie (e nell'elenco prestiti). Lo ADORO!!! Non mi è mai mai mai capitato di prendere in mano un suo libro e pensare fosse meno bello degli altri. Un autore con cui vai sul sicuro.
    Ciao!!!

    RispondiElimina

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