giovedì 24 febbraio 2011

Imparare la lettura mediata. Metodo Feuerstein.

Rieccomi con la lettura mediata.

Qualcuno mi ha chiesto con quali testi si può "mediare": io non sono un'esperta però un paio di cose credo di averle capite.

Volendo si può mediare anche leggendo una ricetta di cucina........in questo caso si selezioneranno gli stimoli da proporre: per es. i termini culinari o le unità di misura. Mettiamo di leggere "2 etti di burro", quanti spunti? non pochi, direi: dalla mucca al burro per esempio (con la promessa di fare esperienza direttamente in una fattoria), i numeri e il peso (con l'aiuto di una bilancia è più facile). E, se non si ha paura di movimentare la cucina, si può proporre dal vivo la ricetta!

L'importante è essere convincenti, esagerando  i toni quando gli ingredienti sono "pesanti": vuoi mettere i soliti 2 et. di burro con 1 kg di farina?

I testi che ci sono stati consigliati al corso (www.insiemeintelligenti.it) sono molti, io mi sento di citare quello che ho "testato":

Rime per le mani di  Chiara Carminati, con questo testo si usa la voce, naturalmente, ma anche mani, spalle, ginocchia.....

Le favole a rovescio di Gianni Rodari, una scoperta! non credevo che potessero piacere ancora e invece mi sono ricreduta, i miei figli ricordano bene alcune favole e la ragazza che trascorre con noi gli w-e (che, per ora!, non ama leggere) vuole dedicare un tema a "La strada che non portava in nessun posto".....

Esercizi di stile su Cappuccetto Rosso di David Conati, la favola è sempre la stessa (e anche Cappuccetto è sempre un po' sciocchina!) ma è declinata in stili diversi:un'intervista, un telegramma, un sms.....

Io fuori, io dentro di Cosetta Zanotti, sul rispetto e il riconoscimento delle emozioni (meglio iniziare da piccoli a non vergognarsi di quello che sentiamo....).

Tu grande, io piccolo ed Babalibri, vale la pena leggerlo anche solo per le immagini.

Il grande libro dei colori di Mila Boutan, adatto ai più piccoli!

Mi permetto di aggiungere due titoli che mi piacciono molto:



Per questi garantisco io!!!

Mi raccomando non comprate tutto, passate in biblioteca!!

6 commenti:

  1. Come non comprare tutto?! Ho già segnato i titoli e compro compro compro ...anche perchè come lo spiego ai bibliotecari il fatto che una pagina è stropicciata o addirittura mancante? I miei figli se li "litigano" i libri!!!

    Comunque dobbiamo riunire i cugini e fare una lettura ..magari una piovosa domenica... e magari non una ricetta :D ...

    comunque per dieci dita ecc.. garantiamo anche io Jacopo e Nicolo' ....quando lo leggiamo (su loro richiesta) si spogliano completamente per controllare le loro mani e i loro piedi ..:D

    ...sai chi sono?? cucu'

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  2. certo che so chi sei, c'è scritto franci..............e quante franci ci sono con 2 pesti che si chiamano Jacopo e Nicolo?

    In effetti comprare i libri è un piacere, ma io non ho più posto e comunque le biblioteche sono un patrimonio da preservare (ci mancherebbe che alle amministrazioni venga in mente di risparmiare anche su quelle!).

    Ricordati di fare un giro alla libreria/cartoleria di Besana, magari è fornita.
    Va benissimo per la domenica - anche non piovosa! - facciamo lettura a go-go.

    Te l'ho detto che 10 dita alle mani e 10 dita ai piedini è un successo...........

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  3. Ale che interessante! Non vedo l'ora di diventar nonna (papera naturalmente).

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  4. sarai una nonna speciale, di questo non ho alcun dubbio!!

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  5. Finalmente...
    ecco il mio contributo a questo bel blog!!!
    A dire la verità non è mio ma di Valeria Tassinari che parla del grande Bruno Munari. Comunque mi è piaciuto molto e lo condivido!

    "Munari gioca con i bambini, fa crescere gli alberi intrecciando fil di ferro, fa trovare storie e personaggi incredibili nell'accostamento di pezzetti di carta strappati, fa incastrare in mille modi i mattoncini di Lego, fa vedere quanto sono diversi gli effetti spaziali dei colori (...): i bambini scoprono segreti della realtà, costruendo immagini sulle loro fantasie e fantasie sulle immagini. I bambini, che non si meravigliano di stupirsi, imparano subito a vedere l'ignoto e fanno presto a spingersi oltre (l'artista ama portarli lontano, ma li segue anche, come un segugio in cerca di indizi).
    Gli adulti, che più o meno consapevolmente vanno in giro armati di significati e strutture mentali, di canoni e di aspettative prestabilite, devono imparare a deporre le armi se vogliono viaggiare più leggeri."
    (Valeria Tassinari, "Ma chi è Bruno Munari?")

    ...per non dimenticare di rimanere sempre un pò bambini!

    Lorenza

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  6. Ciao lorenza, che piacere!
    Adoro Munari: con Elia ho fatto dei laboratori ed è strabiliante quanto sia semplice - una volta deposte le armi - divertirsi e imparare senza sapere che stai imparando...
    Grazie per il tuo post, mi ha risvegliato la voglia di parlare di Munari!

    E intanto tengo d'occhio il tuo sito, eh!!!!

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