venerdì 10 giugno 2011

Il ruggito della mamma tigre. Amy Chua.

Per questo "Venerdì del libro" Paola di Homemademamma.com ha proposto il tema della creatività.

A me è venuto subito in mente un libro che, in qualche modo, nega la validità  - nell'educazione dei figli - della creatività e della spontaneità: Il ruggito della mamma tigre.


Non ho seguito le polemiche successive alla pubblicazione di questo libro ma ho pensato valesse la pena di leggerlo.

E in effetti ne è valsa la pena.

Veramente non posso  condividere molta parte del"sistema educativo" di questa mamma - un po' dittatoriale, direi - anche se parte dalle migliori intenzioni: far raggiungere alle figlie la consapevolezza di potercela fare, sempre. L'autrice in effetti dice in un'intervista : ".... nel pretendere molto dai propri figli si comunica una grande fiducia nelle loro capacità.". Per certi versi avrebbe anche ragione!
Nella seconda parte del libro, però, di fronte alla crisi adolescenziale della seconda figlia,  il castello di certezze educative dell'autrice traballa.....

Mi domando: e' proprio necessario raggiungere questo obiettivo con una disciplina così ferrea? una disciplina per cui è la famiglia a decidere cosa devi fare e con quale determinatezza, a costo di umiliazioni non da poco, senza prevedere momenti di noia o di gioco e dimenticando la parte emozionale in un qualsiasi percorso di apprendimento.? Mah!

Ho lasciato sedimentare la lettura e ho deciso di salvare qualche suggerimento:

- essere accanto ai figli e sostenerli;
- sottolineare i successi dei figli e lavorare insieme per capire il motivo degli insuccessi;
- evitare TV e videogiochi;
- spronarli ad attività oltre la scuola (utili soprattutto in adolescenza...............).

Nota di gossip: mentre negli Stati Uniti l'uscita del libro è stata accompagnata da polemiche durissime, in Cina affatto, anzi! Paese che vai.........................

7 commenti:

  1. Ciao Alessandra, io sono Cristina..sono arrivata qui dal blog "centostorie"...è molto interessante il tuo spazio...ti seguo! :-) A presto! Cristina.

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  2. Bhè, un libro utile per riflettere sui modelli educativi che ognuno di noi attua con i propri figli... Io non ce la farei ad avere un atteggiamento da "pugno di ferro" sempre e comunque... A volte però mi rimproverano (soprattutto mia madre) di essere un po' troppo permissiva. Bisogna trovare il giusto equilibrio ma non è per niente facile!

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  3. ciao Cristina e grazie, che bei colori ha l'immagine del tuo blog!
    E quel disegno de "la posta dell'albero", immagino sia tuo, è veramente bello.

    ciao Stefania, eh, eh i nostri blog hanno qualcosa di simile ...........Vorrei proprio leggere "il giardino segreto".
    Anche a me dicono di essere troppo paziente e di ascoltare troppo, ma io sono fatta così e poi è impossibile raggiungere un eguilibrio perfetto, ci vuole solo la disciplina asiatica per riuscire!!

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  4. hai davvero ragione! credo che lo aggiungerò alla mia lista personale... da leggere!

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  5. Ciao,

    alla tua domanda rispondo con sicurezza: NO.

    E colgo troppo calcolo nelle motivazioni per cui stare vicini, sostenere, e somministrare "rinforzi positivi" (le lodi, in gergo tecnico) per poterle apprezzare. Non è per un secondo fine (successi, soddisfazione personale per aver allevato un *vincente* -sicuri? - ecc) che andrebbe fatto, ma per semplice amore per i nostri figli, che per definizione è disinteressato, non credete?

    Io son più vicina alla Carta dei diritti dei bambini se dobbiamo schierarci, e il diritto al gioco o alla noia sono un must.

    Queste mamme tigre mi ricordano le matrigne delle favole dei fratelli Grimm!

    Quella disciplina finalizzata al risultato, è purtroppo tipica dei regimi totalitari. Si promuove una cultura del distacco, dove si oppone al legame unico e speciale basato sull'affetto e sul rispetto profondo tra madre e bimbo un modello di freddezza, rigidità, separazione (specialmente emotiva). Lo Stato vuole un controllo assoluto sui cittadini, la famiglia non deve essere un ostacolo.

    Confesso, non ho simpatia per questo tipo di cinesi: penso sempre ai poveri tibetani vessati dal regime e mi chiedo come possa un popolo dalla cultura millenaria, dalle mille qualità, esser finito ad esprimere il peggio tra totalitarismo comunista e consumismo, non mi capacito. Forse troppe mamme tigre prodotte a tavolino? Fin dai tempi di Sparta si faceva così: sono metodi per allevare guerrieri, oppure "cittadini modello", soldatini con scarsa autostima e senso critico, minato fin dalla nascita (l'effetto primario di un metodo troppo autoritario è la perdita dell'autostima), a prezzo incalcolabile della perdita di un rapporto intimo con i genitori.


    Mi preoccupano questi approcci educativi. Qualcuno potrebbe concentrarsi sugli obiettivi e lasciarsi fregare dalla tendenza a proporre dicotomie e scegliere di auto proclamarsi rigido o "che si scioglie con un sorriso" per paura di appartenere all'altra categoria, anzichè seguire l'istinto, che raramente sbaglia.

    E poi il mondo non è fatto di soli bianchi e neri, ci sono tnti grigi e soprattutto tantissimi colori! :-)

    Un giorno ci scriverò un post sul mio blog.

    In cambio vi consiglio un libro veramente bello che sfata il mito del genitore lassista: Besame Mucho, di Carlos Gonzales, pediatra e padre illuminato. Uno dei miei libri preferiti di sempre :-)

    ciao!

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  6. Ciao Ale! eccomi per la prima volta nel tuo blog :-) ora do una sbirciatina! per bello sfondo intendevi il grano o l'altro? comunque in ogni caso sono foto che faccio io quindi grazie ^_^

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  7. grazie a tutti per i commenti!

    per Cì: mi è piaciuto il tuo post che mi ha dato altri utilissimi spunti e che rileggerò: i regimi totalitari - e aggiungeri dittatoriali - dove tutto si controlla (a Sparta dalla rupe ci buttavano i bambini non proprio perfetti, in Cina, per decreto, non ti puoi tenere il secondo figlio. Solo due esempi non un parallelismo.) e il distacco emotivo.
    Ecco il capitolo che manca a questo libro: l'emotività e i sentimenti (esclusi la gioia per un altro successo o il disagio per il rifiuto).



    Ciao Stella: grazie per essere venuta qui! mi riferivo al grano, appena ho aperto il tuo blog ho trovato bellissima la distesa di grano. Brava per le foto!

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