domenica 15 luglio 2012

Dialoghi surreali. La figlia part time.

Abbiamo una ragazza in affido. Ha 16 anni e una testa confusa, molto confusa.
E' part time perchè durante la settimana frequenta un istituto alberghiero in convitto, poi il week-end arriva.
Arriva con la simpatia e la carica di un'adolescente ma anche con tutti i suoi casini.

Quest'anno ha frequentato, per la seconda volta, la classe prima.
Scarsi risultati, bocciatura promessa (e ora sappiamo che la promessa è stata mantenuta).

Un mese fa:
- Senti D. ma ti sei resa conto che i risultati sono scarsini?
Sguardo allibito e poi:
- Ma guarda che non è colpa mia, quella scuola è un casino, in classe nessuno ascolta.....
- Tu potresti almeno cercare di stare attenta.
- Eh già così faccio la parte della sfigata!
- e come si spiega quel 4 in francese?
- Dovresti vedere l'insegnante, un'incapace, non sa spiegare.
...............................
- e allora vai ai recuperi nel pomeriggio.
- I recuperi? ma chi li ha mai visti! Te l'ho detto che è una scuola incasinata.
- DDDDD. non dire bugie, i recuperi nel pomeriggio ci sono, ho parlato con la tutor. Il fatto è che tu non li frequenti!!
- E tu credi a quelli? Va bene, va bene, va bene. Come al solito nessuno mi crede.

Conversazione terminata. Sguardo da incompresa (il mio o il suo?). 






11 commenti:

  1. E se tutti i casini degli adolescenti fossero il loro modo di dire che hanno bisogno di attenzione e ascolto? Qualche volta, guardandoli, mi chiedo che altro di peggio debbano fare prima che gli adulti si accorgano di loro...
    Nel tuo caso, tranquilla, penso che nonostante se ne sia andata dicendoti che anche tu non l'ascolti, abbia invece portato a casa lo stupore di qualcuno che si sia interessato a lei.

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    1. sono d'accordo Monica: è il bisogno di ascolto che spesso è l'origine dei loro casini ma, in un caso come questo, la vera fatica è recuperare anni in cu inessuno l'ha ascoltata e, nel frattempo, non farle perdere tempo prezioso!

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  2. mettiaola così: secondo me quando cominciano a dirti che non li ascolti mai, che credi sempre agli altri e che se danno retta a te diventano gli sfigati della classe vuol dire che si sentono finalmente a casa....e in un affido, soprattutto se part-time, mi sembra un risultato importante...
    perciò tu non ci crederai ma io mi complimento...
    un abbraccio

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  3. Ciao Alessandra! Quanto tempo è passato! Sai che concordo con ifruttirossi? Tutto sommato è un inizio!

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    1. @ fruttirossi e tamara: grazie! mi avete fatto vedere la storia da un'angolazione diversa.
      Tanta fatica ma forse un passettino è stato fatto!

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  4. Ciao è molto tempo che non ci sentiamo eccomi qui, beh sai questa situazione non è per niente facile!un abbraccio, complimenti per la tua scelta

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    1. bentornata Debora, non è facile ma, come aqvviene per tutte le cose da affrontare in salita, quando raggiungi la cima non puoi che dire:: "ne valeva la pena!".

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  5. Non sapevo di questa vostra esperienza familiare...
    E' un progetto che mi sfiora e che mi spaventa, finora mi sono sempre nascosta nella mia situazione lavorativa incasinata, ma ora le cose si stanno mettendo a posto... e poi leggo questo post.
    Non è che hai voglia di condividere la vostra storia a riguardo?

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  6. Finora non ne ho parlato perchè non sapevo da dove cominciare e per rispetto della ragazza ma è stato inevitabile che quest'esperienza comparisse nel blog. Fa parte della mia vita ed è stato un impegno intenso in questi due anni.
    Ne parlerò sicuramente ancora e vorrei cercare di condividere lati positivi e anche gli altri lati, quelli più complessi.

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