Macchia è solo apparentemente un piccolo albo, le sue dimensioni
ridotte 16 x16 e la leggerezza ingannano.
Ingannano perché dentro c’è tanto, leggere Macchia significa
acquisire involontariamente concetti come creatività, espressività, inventiva e
riscoprire il valore dell’immaginazione, prima ancora del sapere.
Una frase di Albert Einstein riassume con chiarezza: "L'immaginazione è più importante della conoscenza, perché la conoscenza è limitata a ciò che sappiamo e comprendiamo in questo momento, mentre l'immaginazione abbraccia il mondo intero e tutto quello che c'è ancora da sapere e da comprendere".
Leggetelo, usatelo, sperimentate i suggerimenti con i colori
e sarà come aver letto tomi di pedagogia. Vi accorgerete quanto voi, adulti, e
i vostri bambini vi divertirete a riscoprire un mondo, lì - a portata di mano –
eppure sepolto sotto agende fitte di impegni: la fantasia.
Se cercate nella memoria, troverete sicuramente un gioco da
bambini: osservare le nuvole e immaginare di vederci qualcosa, forme di
animali, volti, oggetti, niente escluso. Ecco questo albo sembra prendere
spunto da lì e arricchirsi con l’uso di dita e colori. Il segno utilizzato da Sergio Olivotti, che ha curato le illustrazioni, è
semplice, pochi tratti e ben delineati, i colori stesi proprio come il testo
suggerisce; alcuni sembrano effettivamente cadere dall'alto, passati con una
pennellata fine oppure allungati da un dito che sperimenta.
La Macchia in
copertina ha uno sguardo spaurito, forse teme la signora riccioluta? forse vuol
dire "non vorrà davvero far uso del guinzaglio?, sono una macchia e, come
tale, libera di sbizzarrirmi!".
Sandra Dema, l'autrice, alle prime pagine fuga ogni rischio di
fraintendimento, Macchia – con la m maiuscola – non è il nome di un cane.
Affatto. Macchia è proprio quella chiazza che talvolta si forma su fogli, abiti
e riteniamo assolutamente da cancellare. Non questa volta, perché questa volta
ci giocheremo e, vi assicuro, sarà un divertimento.
La macchia cade dall'alto su un foglio disteso e inizia il suo viaggio, prima si stende e si allarga forse è una ……….
La macchia cade dall'alto su un foglio disteso e inizia il suo viaggio, prima si stende e si allarga forse è una ……….
poi si arrotola e si spande, allora son…….
E se cola di lato ? questa volta non rivelo, lascio a voi indovinare!
E se cola di lato ? questa volta non rivelo, lascio a voi indovinare!
Ma se passo il dito, se uso il pennello, se soffio un pochino, se passo la mano, se schiaccio col dito? ogni volta appare una figura nuova, inaspettata, con nulla a che fare con la precedente.
Certo, se uso il pennello diventa un ombrello
ma attenzione, guardate bene perché se
guardo al contrario, oh oh è un …….lampadario.
Sandra Dema da anni scrive con lo sguardo rivolto ai bambini e ai
ragazzi, con l’intento di chi vuole davvero rivendicare i diritti dei bambini a
giocare, perdere tempo, lasciare spazio alla libera espressione. Ha progettato
attività di sensibilizzazione al rispetto dell’ambiente e all’interculturalità,
concetti che spesso ritornano nelle sue pubblicazioni con un linguaggio
declinato per giovani occhi e orecchie.
Macchia è edito da Bacchilega, nella collana Bacchilega junior.
Collana in cui possiamo scegliere tra albi di qualità, giocosi e di spessore
allo stesso tempo. L’editore propone uno stile attento ai sentimenti, quelli
belli ma assolutamente senza retorica e sembra volerci suggerire – con i
bellissimi testi pubblicati – di recuperare un incontro naturale con i bambini
e di tenerci lontani da chi li vuole adultizzati: smaniosi di possedere,
stanchi di sognare e pieni di stimoli che non arricchiscono ma li stancano.
In un momento libero della vostra giornata, chiedete ai bambini di
leggere insieme Macchia e magari tenete a portata di mano fogli, colori,
pennelli e …..dita, ho l’impressione – chissà perché – verrà a tutti voglia di
sperimentare (unica raccomandazione: non aspettatevi opere d’arte,
giocate e basta!).
Che meraviglia! Anche io resto sempre affascinata dalla creatività di certi artisti...
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