Prima o poi capita a tutti i genitori di dover presenziare a saggi o gare o balletti. Insomma quei posti in cui i genitori possono mostrare i loro trofei.
Sì perchè i bambini, per lo più, vogliono divertirsi mentre i genitori vorrebbero portare a casa una medaglia, un primo posto - magari qualcuno si accontenta anche del secondo o del terzo oltre no.
Un vero peccato togliere allo sport o alle varie attività fisiche frequentate dai bambini il vero significato: il piacere di sperimentarsi, "sentire" il proprio corpo, percepire chiaramente i propri personalissimi risultati (un conto è un primo posto, ben altra cosa è superare le proprie paure o insicurezze).
Non ci si puo' fare nulla: per alcuni genitori è più forte di loro e, in un anno di attesa sul piazzale della scuola elementare - un solo anno, sì, poi ho assecondato mio figlio e ora ha un abbonamento, senza scadenza, al pulmino giallo english-style della scuola - ne ho sentite di cose.
"A me non è mai piaciuta la scuola e ora rischio l'infarto ogni volta che leggo i voti di mio figlio: 10 o 9" non so che rispondere: mi congratulo per il figlio o ti consolo per lo scarso risultato personale?. "Hai fatto la media matematica dei voti del 1° quadrimestre? così controlli se il voto in pagella è giusto". Media, matematica mi rimandano a certi compiti in classe che preferisco dimenticare. "Questa maestra è sempre assente, sapete cos'abbia o quando torna? rischiamo di rimanere indietro con il programma". Per mio figlio è una manna poter rallentare, figuriamoci se mi preoccupo dei giorni di assenza della maestra.
Dulcis in fundo: riunione di fine anno. "Maestra, siamo state veramente preoccupate per la sua salute!". Sogno o son desta?.
Lo stesso genere umano, purtroppo, lo incontri anche negli ambienti sportivi e lo riconosci subito.
La madre o il padre - già, in questo caso i sessi si annullano e si ha la perfetta parita' - ti si avvicinano con un sorriso esagerato, cerchi di deviare lo sguardo, nulla da fare "Hai visto la mia perfetta nuotatrice? sembra la Pellegrini......" Fin qui meglio un abbozzo di un sorriso e stop perchè il meglio deve arrivare. " Hai letto i risultati delle gare di settimana scorsa degli esordienti?". "No." , "Noooo, ma sono pubblicati in bacheca, la mia è terza. Sai lei è degli esordienti B. Il tuo non l'ho visto nell'elenco eppure hanno la stessa età".
Preciso che mio figlio è negli esordienti C e non ha nessun interesse per le gare (e noi neppure, a dire il vero!) e la signora lo sa benissimo.
Ca va sans dire!
A dire il vero questi genitori mi fanno tenerezza: sembrano usare i figli come specchio delle proprie frustrazioni o di qualche ambizione personale andata in frantumi.
Ecco perchè alcune bimbe sembrano baby modelle e i maschietti sono l'emblema del maschio italico: forte e senza paure.
Da bambino non ho mai sognato di andare alle Olimpiadi, dove l'importante non è vincere ma partecipare: ero già tagliato per i giochi dove si vince senza la fatica di partecipare.
Oscar Wilde