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Leo Lionni è un noto autore di tantissimi titoli di libri
per bambini – chi non conosce Piccolo
blu e piccolo giallo? – nonchè un artista pluripremiato. Nasce in Olanda nel
1910 da un intagliatore di diamanti e una cantante lirica, fin da bambino
conosce il mondo dell’arte con gli zii collezionisti d’arte moderna e
architetti.
La vita di Lionni trascorrerà fra gli Stati Uniti e l’Italia dove,
scoperto da Marinetti, parteciperà al
movimento futurista.
Il successo dei suoi libri per bambini si riassume nella
capacità di rivolgersi proprio ai suoi lettori: Lionni sembra capace di comprendere il pensiero dei più
piccoli e nei suoi testi sceglie toni e parole per rivolgersi proprio solo a loro; non introduce una
morale esplicita ma offre un'immagine e una realtà di valori positivi. L'adulto puo' limitarsi a prestare la voce, il resto viene da sè.
Poesia e creatività sembra essere la formula individuata per
parlare direttamente ai bambini.
Il lungo periodo di attività nel mondo della grafica e del design gli consente peraltro di non trascurare l’accuratezza dei disegni, la scelta dei soggetti - sempre animali - e un perfetta sintonia dei colori.
E' mio! forse non è tra i libri più noti ma vale la pena proporne una
lettura oppure – per chi già legge in autonomia – lasciarlo a disposizione dei più piccoli,
liberi di sfogliarlo.
Come suggerisce il titolo il tema proposto da Lionni è il senso
del possesso e della proprietà e tutti noi sappiamo essere un passaggio
obbligatorio nei bambini che non sempre si esaurisce in età prescolare!
La storia racconta di tre rane litigiose e birichine, tre fratelli
Piero, Gianni e Lidia impegnati continuamente a discutere, tant’è che qualsiasi
pretesto diventa buono per azzuffarsi:
"L'aria è mia" urlava
Lidia, mentre saltava in giro a caccia di farfalle, "L'acqua è mia!" gridava
Gianni, "Via dall'isola", gridava Piero "La terra è mia!".
Finchè un
rospo che abitava dall’altra parte dell’isola li apostrofò “Smettetela, o ve ne
pentirete!”. E quando madre natura scatenò la burrasca…....le tre rane furono
costrette a ripararsi sull’unica roccia non sommersa dall’acqua “si tennero vicine, vicine, e così
abbracciate, accomunate dalle stesse paure e dalle stesse speranze si sentirono
più tranquille”.
Passata la
burrasca tornarono a giocare serene, non si erano mai sentite così felici:
"Che pace" gridò Gianni, “Che
bellezza” disse Piero, “E sai che cosa?” disse Lidia "il bello è che tutto
questo... E' NOSTRO!".
In men che non si dica impararono il valore della
solidarietà e del rispetto.
Ma sai che questo non me lo ricordo, pur essendo una estimatrice di Lionni. Hai fatto bene a recensirlo, grazie.
RispondiEliminaCredo che Lionni sia uno degli autori più presenti nelle nostre librerie (e nell'elenco prestiti). Lo ADORO!!! Non mi è mai mai mai capitato di prendere in mano un suo libro e pensare fosse meno bello degli altri. Un autore con cui vai sul sicuro.
RispondiEliminaCiao!!!