venerdì 8 giugno 2012

Professione: madre di famiglia. Schmidt Brabant - Ed. Arcobaleno


Cosa vuol dire essere madri, dove si trova la forza per non smettere mai di svolgere questo difficilissimo compito? come si può pianificare tutto e gestire bene il proprio tempo?
Interrogativi comuni a molte donne e spesso irrisolti.
La quarta di copertina di Professione: madre di famiglia (Manfred Schmidt-Brabant, ed. Arcobaleno, distribuito da Editrice Antroposofica) riporta: il termine "madre di famiglia" avrà, in futuro, un significato del tutto nuovo, così come saranno del tutto nuovi i compiti della donna. Certo è che l'esistenza della madre di famiglia è al centro di uno dei più grandi cambiamenti della storia dell'umanità.

Il libro è diviso in quattro capitoli: i primi tre (La nuova missione della madre di famiglia/L'organismo vitale nell'economia domestica/Il germe della società dei nuovi misteri) sono basati su conferenze tenute al primo convegno delle madri di famiglia (1992) presso il Goetheanum  a Dornach (sede progettata e voluta da Rudolf Steiner)  mentre l'ultimo capitolo, Domande, è una sintesi di conferenze nell'ambito di gruppi antroposofici.

Il sottotitolo del libro le basi spirituali di un lavoro degno dell'essere umano richiama il concetto di essere umano alla base del pensiero steineriano. Non mi addentro nella descrizione del pensiero di Steiner poichè ne ho solo una conoscenza superficiale, posso riportare che l'essere umano è considerato un'unità articolata: una parte fisica, una eterica, una animica (sede dei sentimenti e delle emozioni), una spirituale. Lo spirituale è l'IO, l'individualità.

La lettura può svolgersi su un piano profondo, di approfondimento del sentire steineriano oppure con un approccio "leggero", dove ritrovarsi e carpire nuove idee.




La donna dei tempi moderni si trova a svolgere il ruolo di madre di famiglia in un contesto sociale non più guidato dalla consuetudine e dalla tradizione per cui le donne non agivano a partire dalla propria individualità ma sicure dei valori tramandati.
Col passare degli anni le scelte personali hanno prevalso sulle abitudini e sempre più donne si sono emancipate dal "focolare" per trovare la propria individualità nel mondo del lavoro; con la nascita dei figli diventa, pero',  necessario (e alla lunga salvifico per se' e il bambino) ricostruirsi un'identità all'interno delle mura domestiche.
Non è facile: una mamma puo' sentirsi senza punti di riferimento, con la sensazione di essere sola, senza aiuti e mossa da ideali alti: essere una buona madre e una brava casalinga.

Oltre ai sacrosanti ideali personali entrano in gioco - che lo si voglia o no - le aspettative degli altri: consigli non richiesti, scarsa partecipazione ai bisogni, critiche silenti e le richieste: dalla scuola (che annaspa sempre piu' e chiede alle famiglie di ovviare alle proprie mancanze) cosi' come dal catechismo o dall'ambiente sportivo. Non dimentichiamo cio' che e' richiesto all'interno del nucleo famigliare: casa in ordine, nutrimento, bilancio familiare, ascolto, disponibilità senza dimenticarsi di nessuno e, se occorre, lavoro fuori casa.

Così facendo la donna moderna si sente affaticata scoraggiata e, spesso, priva di forze. Perchè? perchè si impegna con la stessa intensità per ciò che è importante come per ciò che non lo è.

La risposta che ho trovato nel libro è sostanzialmente quella di ripartire dalla spiritualità intesa come "ricerca di una propria impostazione di vita che non deve dipendere da regole prestabilite dalla società in funzione di un ruolo ma che deve essere una scelta spettante soltanto all'individualità stessa" (pag. 13). In altre parole: AUTOEDUCAZIONE, un processo mai finito che deve partire dalla considerazione che ogni nucleo familiare è una piccola unità su cui si poggiano le basi per una nuova società e ciascuna madre deve impegnarsi per trovare ciò che è giusto per la propria famiglia. Senza condizionamenti.

Si è persa l'abitudine di badare all'essenziale, perdendo di vista le cose fondamentali. L'autore si riferisce  anche agli elementi dell'abitare: luce, forza, calore. Elementi a cui bisogna restituire valore perchè la società moderna li considera scontati: la luce è a nostra disposizione basta premere un interruttore, e gli elettrodomestici ci alleviano dalle fatiche. Non sono più necessari atti di volontà, qualcosa anticipa i nostri bisogni.

La famiglia deve ritrovare il proprio ritmo, rispondere ai necessari bisogni di nutrimento e igiene, senza dimenticare di lasciare spazio alla vita culturale (banalmente un libro illustrato è cultura, come uno strumento musicale, dipingere, modellare, creare) e agli svaghi ma in piena libertà, in base ai propri bisogni. Nessuno può arrivare e dire cio' che si deve fare, nessun atto egoistico è utile alla famiglia.

Personalmente ho preso nota di FACILI ESERCIZI suggeriti dall'autore per creare un nuovo equilibrio.
Io li ho schematizzati per semplicità:
- concentrazione ovvero dedicare cinque minuti a contenere il flusso dei pensieri fissando l'attenzione su un oggetto poco interessante e ricordando di "distinguere l'essenziale dal superfluo";
- iniziativa, per due settimane prefiggersi di compiere un'azione facile e piacevole da svolgere mattina e sera e solo per se';
- imperturbabilità, quando è possibile e per un breve momento trattenere tutte le manifestazioni emotive ma non i sentimenti!
- positività;
- spregiudicatezza cioè liberta di giudizio e disponibilità ad ogni nuova esperienza senza pregiudizio alcuno;
- perseverare negli esercizi!!

19 commenti:

  1. Bellissimo questo suggerimento, davvero davvero ;D!
    Un po' più difficile sarà recuperarlo, ma il tuo post è utilissimo a prescindere.
    Grazie e ti auguro buon weekend ;D!

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    1. Ciao Simonetta,
      il post è solo una sintesi - e spero ti potrà essere utile - nel libro l'autore richiama più volte l'accento sul senso profondo di essere madre.

      In effetti recuperarlo non è facile: io l'ho trovato in una minuscola - e magica! - cartoleria.

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  2. Caspita... anche gli esercizi! Interessante!

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    1. Ciao Stefania,

      gli esercizi sono citati nel libro e io li ho riportati fedelmente per evitare di scordarmeli.........Poi la lettura del libro è così intensa che mi è stato necessario riportare il tutto in una chiave più "pratica"!!

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  3. Anche io apprezzo molto la componente esercizi che ci hai riportato in riassunto: nel leggere la recensione di questo saggio, che ritengo molto profondo e probabilmente molto adatto a me, al momento che sto attraversando, temevo in un testo solo teorico. invece mi sembra di capire che consente risvolti pratici molto immediati.

    Lo cercherò. Intanto grazie per averne parlato, i VdL sono davvero preziosi!

    Buon week end, Grazia

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    1. Ciao Grazia,
      sono contenta tu abbia trovato affinità in questo testo. Sembra teorico e difficile da "trasformare" in quotidianità invece è una questione di esercizio. Certo non fa miracoli, quelli li fa solo la forza di volonta'(forse...)!

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  4. MA sei riuscita a continuare gli esercizi perché io sul consiglio di perseverare crollo sempre!

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    1. eh si, il vero problema è perseverare.
      Direi, pero', che dopo qualche esercizio, se non si riesce a continuare quanto meno resta in mente il significato.
      Io cerco di essere costante nella concentrazione (quei famosi 5 minuti per fermare i pensieri) e positività (anche se di questi tempi mi pare un'utopia)

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    1. Grazie Palmy, spero avrai modo di leggerlo e dare un parere.

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  6. questo si che puo essere molto utile!

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    1. @ giorgia e madrecreativa: mi dicono non sia facile da recuperare. io ci sono "incappata" per caso , in una piccola cartoleria particolarmente dedicata alla filosofia steineriana.

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  7. Dev'essere interessante, poi a me piace moltissimo leggere, quando le mie due bimbe mi danno un pò di respiro.

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    1. Si è interessante anche se, in un primo momento, sembra anni luce dalla nostra quotidianità. Non è così e per capirlo, conviene sfogliarlo un paio di volte.

      immagino che con que gemella di tempo libero non ne resta granchè!!

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  8. bellissimo post.
    anche io credo molto a questa cosa del ritrovare (continuare a trovare)l'essenziale, ciò che davvero conta e ci sto costruendo intorno la mia vita e le mie scelte...per quel tanto che di scegliere ci è dato
    ciao

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  9. Ciao, ho letto alcuni post del tuo blog e ho veramente respirato questo bisogno di essenziale. Inutile fantasticare troppo: il bello è qui, a portata di mano e poi perchè sprecare energie a inventarci vite che non abbiamo quando vale la pena dare un'occhiata alla propria?

    Si, questo libro - se ti conoscessi - te lo regalerei!

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  10. ho letto il libro anche io...e come tanti altri di ispirazione Steineriana ha colpito nel segno...
    a presto!
    Ste

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