sabato 29 dicembre 2012

Le 5 leggende. Film.

Ho visto questo film per bambini e ho voglia di parlarne.
Innanzitutto non  è solo per bambini anzi è  piuttosto dedicato agli adulti che hanno perso la voglia di stupirsi e non riescono neppure a lasciarla ai bambini.
Sarà stato il clima natalizio, la recente lettura di libri sul Natale e la costante attività per tenere  i miei figli - soprattutto l 'ottenne - arroccati ai miti e alle leggende. Non devono smettere - finché è possibile - di domandarsi come Babbo Natale riesca a entrare in casa, come le SUE renne possano volare, di andare a dormire con l'ultimo dente sotto il cuscino e alzarsi arrabbiati perché, anche questa volta, la fatina non l'hanno sentita arrivare e raccontare in giro di aver visto la Befana solo perché hanno assistito ad un evento il 6 gennaio e una signora gobba e con un lungo mantello nero è passata vicino loro. Devono credere che quest'anno (il 26 dicembre) papà abbia ricevuto una telefonata dalla sede degli elfi per informare di una consegna in ritardo e che la mamma abbia lasciato - per sicurezza - la finestra del terrazzo un po' aperta anche se c'erano solo 2 gradi là fuori la notte di Natale.

Il film Le 5 leggende mi ha aiutata. Un film in cui l'animazione e i colpi di scena sono i veri protagonisti. E' evidente il segno - e il disegno - americano  ma la narrazione è davvero affascinante. Noi non l'abbiamo visto in 3D, non occorre perché è il fulcro della trama a dover emergere: continuare a credere nelle leggende e nei sogni.
5 sono i Guardiani e 5 le leggende da difendere:
Jack Frost, il giovane del freddo, del gelo, della tempesta, della neve. Ribelle e arrabbiato perché è l'unico in cui i bambini non credono e quindi non vedono, finché non capirà quale sia il suo "centro", il compito assegnatogli.
Babbo Natale, guardiano della meraviglia, in versione piu' tecnologica e moderna: due enormi tatuaggi sulla braccia e una base a forma di terra da cui controlla tante luci - ognuna corrisponde ad un bambino che ancora sogna -  una super organizzata sede in cui yeti e folletti costruiscono i giochi e una slitta volante ma super tecnologica. Insomma un Babbo Natale al passo con i tempi ma che continua con la tradizione di consegnare regali nella notte più magica dell'anno.


Dentolina, guardiana dei ricordi e Fata del Dentino. Colorata, bellissima e dolce conserva i dentini di tutti i bambini e ogni dentino è un ricordo d'infanzia.
Calmoniglio, guardiano della speranza e Coniglietto di Pasqua che scava immense gallerie dove con i suoi aiutanti colora le uova che, per tradizione, nasconde nel giorno di Pasqua in modo che i bimbi possano trovarle  e stupirsene.
Sandman, guardiano dei sogni è l'Omino del sonno (in effetti è  sempre addormentato!). Non parla ma fumetti di sabbia raccontano i suoi pensieri. Regala ai bambini sogni bellissimi.

E' Pitch Black, l'uomo Nero, il re degli Incubi a voler far scomparire le 5 leggende. L'Uomo nero vuole far trionfare la Paura, cancellando nei bambini il ricordo e la magia dei valori positivi.

L'happy end è assicurato dall'ultimo bambino - sensibile e testardo - che si ostina a voler credere e dimostrerà ai suoi amici di aver ragione!

Oltre a dare impulso  alla mia attività di cui ho detto sopra, questo film mi ha ricordato che solo i bambini hanno occhi per meravigliarsi e noi dobbiamo solo averne cura perché li aiuta contro la paura.
Mi ha consentito di fargli osservare come sia importante credere nelle proprie capacità e apprezzare quello che siamo, perché ci rende unici (Jack Frost riesce a contribuire al successo solo quando si convince di essere in gamba!) e di non dimenticare che le emozioni negative arrivano prima o poi ma non dobbiamo fare come Pitch Black - che si imbruttisce dentro e fuori - ma scegliere sempre la via del bene.

Ultima cosa: Babbo Natale nel film ad un certo punto afferma  “Siamo troppo occupati a portare gioia ai bambini, per pensare ai bambini”.

5 commenti:

  1. Bravissima! Aspettavo il post :)
    E' sempre bello sapere che siamo ancora in tanti a sentire il dolce suono della campanella della slitta di Babbo Natale (cit.:Polar Express). Bisogna continuare a sentirlo, quel suono e continuare a credere, altrimenti si finisce davvero a occuparsi troppo dei bambini senza pensare a loro.
    Che l'insegnamento di Jack Frost sia con noi!
    Noi qui stiamo aspettando che prima o poi la fatina del dentino (no, il topino, perché la fatina "va dalle femmine!") arrivi, ma i denti da latte resistono... Inoltre ho già acquistato un set di colori per colorare le uova pasquali per l'arrivo di Easter Rabbit la prossima primavera.
    Un abbraccio e tanti auguri di Felice Anno Nuovo a tutti voi,
    Monica

    RispondiElimina
  2. Mi piace molto la citazione di Polar Express, quella pagina del libro e' triste perche' i genitori pensano la campanella sia rotta perche' non la sentono....
    non ho visto il film ma mi hanno raccontato che anche il bambino dopo un po' non la sente. Quindi film rinviato!
    davvero la fatina e' per i dentini dei bimbi? allora da noi doveva passare il topino!! pazienza, ormai qui arriva la fatina e meno male Le 5 leggende non prevede un topino....
    Brava, gia' pensi a Pasqua...

    RispondiElimina
  3. ahaha...la faccenda topo per maschi/fatina per femmine è uscita dal lato maschil(ista) di Bambino!! Nel film il topo del dentino c'era e non essendo stato riconosciuto dalla fatina aiutante di Dentolina viene malmenato finché Dentolina non interviene dicendo "No, no, è dei nostri: è solo la nostra versione europea!": in effetti la tradizione anglosassone non prevede il topino del dentino, mentre da noi si trova. Comunque, come dicevo, i denti da latte di Bambino sono di cemento (!), quindi per ora il problema non si pone.
    Davvero nel film Polar Express il bimbo non sente più la campanella?? Non me lo ricordo... Devo rivederlo. Nel libro la campanella lui continua a sentirla anche una volta diventato vecchio.
    Il libro è meraviglioso, vero?
    Un abbraccio.
    Monica

    RispondiElimina
  4. Ho chiesto alla belvettan.1 e mi ha confermato che il topino c'era e la fatina ha detto prorpio "è dei nostri!". Giuro non mi sono addormentata durante il film ;).

    Anche i "nostri" denti da latte non mollano, il primo ha aspettato i quasi 9 anni per vedere qualche "caduta". Il dentista ha chiesto se ci fosse affezionato! Sai che, secondo la pedagogia steineriana, la caduta dei denti è legata alla maturazione personale e indica il momentoi giusto per entrare nel mondo dell'astrazione (che equivale all'insegnamento delle nostre scuole!).

    Mi hanno riferito del film, io ce l'ho ma è in stand - by. Darò un'occhiata al finale.....

    RispondiElimina
  5. Io ho adorato letteralmente questo film. Lo trovo davvero emozionante e, in fondo, da mamme siamo tutte un po' chiamate ad essere Guardiani

    RispondiElimina

la moderazione dei commenti l'ho aggiunta per evitare i numerosi messaggi di spam e per avere il piacere di leggere subito i vostri commenti via mail!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...